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F1 Amarcord, Ascari e la prima vittoria in una gara ufficiale di Formula 1

F1 Amarcord, Ascari e la prima vittoria in una gara ufficiale di Formula 1

Redazione

29.07.2016 ( Aggiornata il 29.07.2016 10:00 )

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Un duello intenso, vissuto fino all'ultima gara. Non c'è alcun dubbio come tra gli elementi che più di tutti hanno caratterizzato il 1951 (secondo anno del mondiale di Formula 1), un capitolo a parte lo meriti sicuramente il duello in pista tra il pilota argentino dell'Alfa Romeo, Juan Manuel Fangio, e il pilota milanese della Ferrari, Alberto Ascari.

Dopo un anno di assoluto dominio (il 1950) da parte dell'Alfa con motori compressi, il 1951 vede la scuderia di Maranello portare in pista in versione riveduta e corretta la Ferrari 375 F1 progettata da Aurelio Lampredi in versione ottimizzata con un motore aspirato da 4500 cm cubi ma sopratutto con 380 CV (contro i 330 CV portati in pista l'anno precedente nell'ultima gara mondiale di Monza). Fin da subito emerge la bontà della monoposto della scuderia di Maranello con il secondo posto di Taruffi alla gara di esordio in Svizzera dietro all'Alfa Romeo di Fangio (con Ascari al traguardo solo sesto sia a causa di alcune ustioni riportate una settimana prima nel corso di una gara di Formula 2 svoltasi a Genova (fu costretto a ritirarsi quando era in testa in quanto purtroppo la sua Ferrari prese fuoco), sia per la versione meno evoluta della monoposto messagli a disposizione), e con i due successivi secondi posti di Ascari in Belgio (dietro all'Alfa di Farina, con Fangio in difficoltà per un problema occorso al momento della sostituzione degli pneumatici) e in Francia (dietro all'Alfa di Fangio, con entrambi i piloti costretti inizialmente al ritiro, e poi rientrati in pista l'uno al volante della Ferrari di Gonzalez, l'altro al volante dell'Alfa di Farina), prima della storica vittoria ottenuta da Froilan Gonzalez sul circuito di Silverstone davanti a Fangio.

Arriviamo così al 29 Luglio 1951 sull'insidioso circuito del Nurburgring Norsschleife (22.81 Km, 20 i giri previsti) con la prima edizione valida per il mondiale di Formula 1 del Gp di Germania. Una gara importante per Ascari, già vincitore su questo circuito l'anno prima in una gara di Formula 2, e quasi fuori dai giochi per il titolo mondiale con i suoi 9 punti (contro i 21 del rivale Fangio): una vittoria potrebbe sicuramente rilanciarlo.

Le qualifiche dimostrano come il circuito ben si adatti alle caratteristiche delle monoposto di Maranello, con il pilota milanese che ottiene la sua prima pole position in carriera con il tempo di 9'55”800, seguito dal compagno di squadra Froilan Gonzalez in 9'57”500. A completare la prima fila l'Alfa di Fangio in 9'59”. In seconda fila al quarto posto l'Alfa Romeo di Nino Farina in 10'01”; a seguire le Ferrari di Villoresi (10'06”600) e di Taruffi (10'12”900) e l'altra Alfa Romeo di Paul Pietsch (10'15”700).

Al via l'Alfa di Farina scatta subito in testa, ma nel corso del primo giro verrà poi superato sia dalle Ferrari di Ascari e di Gonzalez, sia dal compagno di squadra Fangio. La prima metà di gara ci mostra come le Alfa su questo circuito (Fangio a parte) siano in effettiva difficoltà e siano costrette al ritiro chi per problemi tecnici (Farina al quarto giro per surriscaldamento, Bonetto al decimo giro per un problema al magneto), chi per un incidente, come all'11° giro avviene per Pietsch.

Ascari Germania 1951

La gara vive sostanzialmente dell'attesissimo duello in testa tra Ascari (qui raffigurato) e Fangio, con la monoposto della scuderia di Maranello che può contare anche sul fatto di necessitare di un pit stop in meno rispetto alla concorrenza. Comprensibile, quindi, la scelta del pilota argentino dell'Alfa di allungare in testa rispetto all'avversario in modo tale, al momento della sosta supplementare, di poter tornare davanti al pilota milanese della Rossa. Strategia che però non funziona, con Ascari che conquista la testa della gara. Negli ultimi giri, però, un colpo di scena, apparentemente destinato a cambiare l'esito della corsa: a causa di un problema a una gomma, il pilota milanese della Ferrari è costretto a fare una sosta supplementare ai box. Tutto sembrerebbe propendere a favore di Fangio, ma già da alcuni giri il motore dell'Alfa dell'argentino non sta girando con lo stesso ritmo d'inizio gara. Ascari può così effettuare con relativa tranquillità questo pit stop imprevisto ed andare a vincere la corsa con 30.500 secondi di vantaggio sul rivale, e con la Ferrari che posta a casa anche il terzo, quarto e quinto posto rispettivamente con Gonzalez (staccato di 4'39”099 dal compagno di squadra Ascari) Villoresi (staccato di 5'50”200), e Taruffi (7'49”100).

Per Ascari si tratta della prima vittoria ufficiale in una gara valida per il mondiale di Formula 1, dopo aver vinto l'anno prima (per la precisione il 29 Ottobre 1950) il Gp di Penya Rhin disputato sul circuito di Pedralbes, in Spagna, e il VI Gran Premio di Sanremo il 22 Aprile 1951 sul circuito di Ospedaletti. Gare, entrambe, disputate con monoposto di Formula 1, ma non valide ai fini del Mondiale.

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Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a rivivere le principali emozioni della gara in questo cinegiornale dell'epoca della British Pathe (da 1.24 fino a fine video le immagini della gara di Formula 1) in cui è possibile ascoltare anche il rombo dei motori dell'epoca.

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Questo invece il resoconto in italiano tratto dalla Settimana Incom 00630 dell'8 Agosto 1951.

Con la vittoria ottenuta in Germania, Ascari risale a quota 17 punti, con Fangio in testa a 27 punti (28 considerando il punto aggiuntivo assegnato all'argentino per il giro più veloce, effettuato in 9'55”800), riaprendo così la lotta per il mondiale a due gare dal termine (Monza e Pedralbes), che avrebbero visto ancora una volta i due rivali grandi protagonisti. Ma, come direbbe Michael Ende, questa è un'altra storia.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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