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F1, Gp Europa: Rosberg e il suo secondo Grand Chelem

F1, Gp Europa: Rosberg e il suo secondo Grand Chelem

Redazione

20.06.2016 ( Aggiornata il 20.06.2016 17:47 )

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Una vittoria netta, mai messa in discussione. Nico Rosberg si aggiudica il Gp d'Europa, disputato per la prima volta in Azerbaijan sul nuovo circuito di Baku e torna a volare in classifica, precedendo sul podio la Ferrari di Sebastian Vettel, e la Force India di Sergio Perez.

Primo Giro

Una vittoria, quella di Rosberg, come dicevamo all'inizio mai messa in discussione, e che ha permesso al pilota tedesco di conquistare il suo secondo Grand Chelem (pole position, giro più veloce in gara, vittoria e testa della gara dal primo all'ultimo giro) dopo quello già conquistato in Russia a Sochi quest'anno. Troppa, infatti, la differenza tra la Mercedes numero 6 e il resto della concorrenza, con Nico capace di conquistare quasi 20 secondi nei primi 19 giri, e poi abile ad amministrare il vantaggio nei confronti della Ferrari, sempre pronto però a tornare a spingere quando il gap cominciasse a scendere più del dovuto.

Se dunque Rosberg festeggia il nuovo successo in campionato, due parole a parte merita la gara del compagno di squadra, il tre volte campione del mondo inglese, Lewis Hamilton. Se nelle prime tre libere Lewis aveva destato un'ottima impressione in pista, in qualifica e in gara non è andata per niente così. Prima i lunghi alla curva 7 nel corso della Q2 con doppio spiattellamento della gomma anteriore sinistra (con richiesta di sostituzione poi autorizzata dalla Federazione), poi quelli nel corso della Q3 con, dulcis in fundo, il tocco alla curva 9 che conclude anzitempo le sue qualifiche, avendo danneggiato i tiranti della sospensione anteriore destra. Poi la gara di ieri, dove, dopo una prima parte all'insegna del recupero, una volta giunto in quinta posizione ha avuto numerose difficoltà in merito a un guasto occorso sia alla sua Mercedes, sia a quella gemella di Rosberg.

In merito al guasto in questione (problema al sistema di recupero di energia della power unit Mercedes) sono emerse poco fa delle novità che meritano di essere considerate. A partire da questa stagione è vietato da parte dei vari team comunicare ai piloti quali tipo di regolazioni o settaggi effettuare nel corso della gara, anche in caso di avarie meccaniche. Fino a questa mattina eravamo tutti convinti che la brillante risoluzione di questo problema da parte di Rosberg, abile a trovare un nuovo settaggio con cui ovviare al problema, fosse frutto della sua ottima conoscenza della monoposto con un Hamilton clamorosamente apparso in seria difficoltà nella medesima situazione. Come dichiarato dal Team Principal, Toto Wolff, al magazine tedesco Auto, Motor und Sport, la Federazione avrebbe consentito alla Mercedes di comunicare a Rosberg che qualcosa non stava andando regolarmente, e che grazie a questa segnalazione, il pilota tedesco sarebbe stato in grado di tornare alla precedente mappatura e a risolvere tempestivamente il problema, ma non a Hamilton, il quale avrebbe risolto praticamente alla cieca il problema dopo numerosi tentativi senza sapere minimamente cosa non stesse andando sulla propria monoposto.

Ricciardo Qualifiche

Chi ha avuto sicuramente difficoltà nel corso della gara è stata sicuramente la Red Bull, sia con Ricciardo che con Verstappen. In particolare, c'era grande attesa per il pilota australiano di origini italiane, che partiva secondo dietro alla Mercedes di Rosberg. La gara è stata per lui un vero e proprio disastro, con la monoposto austriaca apparsa in seria difficoltà nella gestione delle gomme supersoft e soft, e che lo ha costretto a fermarsi due volte, la prima dopo 7 giri, un giro dopo venir sorpassato da Vettel. Solamente su gomme medie la sua Red Bull è stata in grado di girare sugli stessi tempi del duo Rosberg-Vettel, arrivando così a risalire fino al settimo posto finale davanti al suo compagno di squadra.

Vettel

Parliamo ora della Ferrari, che ha denotato luci e ombre a Baku. Pur non riuscendo mai a girare sui tempi della Mercedes, la Rossa nel weekend ha mostrato una grandissima forza di recupero riuscendo a risalire dai deludenti 8° e 13° posto della FP2 di venerdì con Vettel e Raikkonen a 2 -2.5 secondi da Hamilton al secondo e quarto posto finale di ieri.

Non sono però mancate le difficoltà (anche strategiche) ieri a Baku, in parte per le gomme Supersoft che faticavano ad adattarsi sulla Rossa, in parte nel tentativo di evitare un undercut da parte di Ricciardo.

Tutto avviene al settimo giro, quando dopo il pit stop del pilota australiano, la Ferrari decide prima di far fermare Raikkonen all'8° giro, e poi chiede a Vettel di fermarsi. Seb a sua volta chiede al team se è sicuro di questa scelta, perchè sente che le gomme dopo un inizio un po' delicato stanno andando bene, e che il ritmo è buono. Il team decide così di lasciare in pista il campione tedesco, e la mossa alla fine si rivela vincente, perchè consente a Vettel non solo di rimanere davanti ma di avere anche delle gomme più fresche nel finale.

Penalità Raikkonen 14° Giro

Diversa invece la gara di Raikkonen, autore di una gara deludente. Prima di fermarsi all'8° giro applicando la strategia studiata dal team per evitare un undercut da parte di Ricciardo, durante il giro precedente aveva superato il pilota australiano che stava rientrando ai box per la sosta con tutte e 4 le ruote dentro la linea d'ingresso della corsia dei box, per poi rientrare in pista. Manovra, questa, non consentita dal Direttore di Gara, Charlie Whiting, con il Collegio dei commissari che prima ha messo sotto inchiesta il pilota finlandese e poi sanzionato con 5 secondi da aggiungere a fine gara al gap conseguito. Dopo il pit stop di Vettel, Kimi ha lasciato passare il compagno di squadra, ma negli ultimi giri è stato progressivamente raggiunto e poi superato dalla Force India di Perez, concludendo la gara al 4° posto. Un podio mancato per la scuderia di Maranello.

Perez

Chi ha tutti i diritti per essere considerato il protagonista del giorno dopo Rosberg e Vettel, è proprio Sergio Perez. Il pilota messicano della Force India (dopo aver fatto un'ottima qualifica piazzandosi 2° ma perdendo al contempo 5 posizioni al via per via della sostituzione del cambio dovuto all'incidente occorsogli in FP3 a causa di un suo errore di guida, con tanto di sospensione destra danneggiata), ha disputato una gara di assoluto valore, recuperando già due posizioni al via e poi portando la propria monoposto sul gradino più basso del podio. Tanta la maturità dimostrata nelle ultime gare dal pilota messicano, e che ha spinto i tifosi a premiarlo come Driver Of The Day del Gp d'Europa.

Riepilogo Gara

Questa la tabella riepilogativa del Gran Premio con la classifica finale.

Classifica Piloti

In classifica piloti Rosberg riprende vantaggio sugli inseguitori passando a 141 punti, con Hamilton a 117, Vettel a 96, Raikkonen a 81 e Ricciardo a quota 78.

Classifica Costruttori

In classifica costruttori Mercedes sempre prima a 258 punti, con la Ferrari a 177 punti e la Red Bull a quota 140.

Dopo la tappa azera, la Formula 1 torna in Europa con ben 4 appuntamenti in meno di un mese prima della pausa estiva: il Gp d'Austria il 3 Luglio e il Gp d'Inghilterra a Silverstone il 10 Luglio con diretta SKY e differita RAI; il Gp di Germania il 24 Luglio e il Gp d'Ungheria il 31 Luglio con diretta RAI e SKY. Un poker di appuntamenti che dovrebbe ulteriormente inquadrare il campionato, e che speriamo possano regalare dello spettacolo in pista a tutti gli appassionati della massima competizione automobilistica.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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