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F1, Gp Canada: Hamilton e la strategia vincente

F1, Gp Canada: Hamilton e la strategia vincente

Redazione

13.06.2016 ( Aggiornata il 13.06.2016 10:49 )

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Un film già visto. Un'ottima partenza, una prima parte di gara condotta autorevolmente in testa, e poi il colpo di scena che cambia la storia della corsa, e che ti porta a perdere una gara grazie a una strategia sulla carta corretta, ma che alla fine in pratica non lo è stato.

Lewis Hamilton su Mercedes vince per la quinta volta in carriera il Gp del Canada davanti a un ottimo Sebastian Vettel (apparso a suo agio con i nuovi aggiornamenti al turbocompressore portati dalla Rossa a Montreal), e si rilancia in chiave Mondiale arrivando a nove punti dal compagno di squadra Rosberg, arrivato alla fine quinto, ma non mancherà di far discutere gli appassionati la strategia a due soste adottata dalla Ferrari, come vedremo più avanti.

Partenza

Uno dei momenti più emozionanti sicuramente è stato il via. Con Hamilton che parte male e al contempo troppo impegnato a fare marcatura su Rosberg, è Vettel spostandosi tutto sulla sinistra a prendere la testa della corsa, approfittando poi anche di un contatto alla prima curva tra le due Mercedes con Hamilton che chiude il compagno di squadra costringendolo a saltare la chicane, come possiamo vedere da questa inquadratura dall'alto.

Prima curva bis

Prevedibili nuove polemiche in arrivo all'interno della scuderia campione del mondo.

I primi giri vedono Hamilton avvicinarsi progressivamente alla Ferrari di Vettel arrivando anche sotto il secondo, ma il quattro volte campione tedesco riesce a controllare abbastanza bene la situazione ricacciando il campione inglese a 1”4.

All'11° giro, però, il colpo di scena che cambia la storia della corsa. La McLaren di Button si ritira a causa di problemi al motore, per cui la Direzione Gara decide di introdurre la Virtual Safety Car.

La Ferrari decide di approfittare della situazione anticipando la sosta in modo tale da perdere poco tempo per il pit stop e così al 12° giro monta sulle monoposto di Vettel e di Raikkonen delle gomme Supersoft. Inevitabile a questo punto la strategia a due soste, dovendo montare obbligatoriamente tutti i piloti in gara un set di gomme soft. Mercedes e Red Bull a differenza della Rossa proseguono, richiamando poi nei giri successivi i propri piloti, e montando gomme Soft (nel caso di Hamilton al 25° giro) con l'intento di finirvi la gara.

Vettel Ricciardo

Tornato in pista, Vettel, sfruttando la gomma nuova, riesce a superare i due piloti della Red Bull, Ricciardo (qui raffigurato) e Verstappen al 19° giro per poi lanciarsi all'assalto di Hamilton, mentre Raikkonen soffre più del compagno di squadra la nuova situazione.

Dopo il pit stop del campione inglese della Mercedes, avvenuto come dicevamo al 25° giro, Seb torna in testa. Sulla carta, montando una mescola più morbida rispetto alla Soft di Hamilton dovrebbe avere un maggiore vantaggio tale da consentirgli di accumulare un vantaggio pari ad almeno 19 secondi, fare la seconda sosta e tornare in testa. Non sarà così, in quanto dopo i primi due giri necessari a far mandare le gomme in temperatura, Hamilton comincia a girare leggermente più veloce di Vettel, arrivando così al 38° giro, momento in cui Seb si ferma per la seconda e ultima sosta, a circa 10 secondi. Dopo la seconda e ultima sosta il campione tedesco della Ferrari si trova così dietro al pilota della Mercedes con un gap di 8 secondi da recuperare.

La seconda parte di gara vedrà un lungo ed appassionante duello tra i due piloti di Mercedes e Ferrari, intenti a darsi battaglia a suon di giri veloci, con Seb che arriverà fino a 4.4 secondi fino a quando al 57° dei 70 giri in programma non comincia ad effettuare un taglio di chicane, ripetuto poi al 62° giro, che allontana così il pilota di Heppenheim dal sogno della vittoria, tanto accarezzato a inizio gara.

Riepilogo Gara

Lewis Hamilton si aggiudica così il GP del Canada (dedicandolo all'indimenticabile Muhammed Alì) con 5 secondi di vantaggio su Vettel (autore del giro più veloce all'ultima tornata), e con oltre 46 secondi di vantaggio sulla Williams di Valtteri Bottas, con Verstappen quarto a 53 secondi, e con Rosberg (costretto a fare un pit stop supplementare causa foratura, ed autore nel penultimo giro di un testacoda subito dopo aver superato il giovane pilota olandese della Red Bull), Raikkonen e Ricciardo a pieni giri e sopra il minuto di distacco.

Vettel pit stop 12° Giro

A corsa conclusa, una domanda che tanti appassionati della Rossa si saranno fatti è: valeva la pena far fermare la Ferrari di Vettel al 12° giro anticipando la sosta e montando le Supersoft, oppure era più giusto marcare Hamilton e tentare una strategia simile a quella adottata da Red Bull prima e Mercedes poi? Difficile dirlo. Sulla carta, la strategia del Cavallino non era sbagliata, ed era stata considerata favorevolmente anche da Pirelli. L'obiettivo era chiaramente quello di poter fare due soste (di cui una in VSC, andando così a guadagnare almeno 8-9 secondi rispetto a un pit stop effettuato in regime di gara tradizionale), in modo tale da poter avere gomme più fresche rispetto a Hamilton nel finale di gara per poi poterlo attaccare e superare agevolmente. Visto e considerato che difficilmente le Soft avrebbero potuto fare 58 giri se montate al 12° Giro, una strategia sarebbe potuta essere quella di montare delle gomme Soft al 12° giro, e poi valutare la possibilità di una Ultrasoft o di una Supersoft, o al limite ancora un set di Soft (rivelatesi a sorpresa la mescola più competitiva in gara, viste anche le basse temperature) nel finale di corsa, a serbatoi più scarichi e pista sicuramente più gommata. Almeno da un punto di vista teorico.

Nessuno però aveva fatto i conti con la Mercedes, che con Hamilton ha dato prova di essere in grado di gestire davvero molto bene le gomme Pirelli. Vero, in inverno il team di Stoccarda aveva lavorato prevalentemente sulle gomme medie, ma già a Monaco aveva stupito la gestione da parte del team campione del mondo della mescola Ultrasoft. Copione ripetutosi ieri con la Soft, portata in pista per ben 45 giri.

Classifica piloti aggiornata

Come possiamo vedere dalla grafica FOM, grazie alla vittoria conseguita ieri, Hamilton si rilancia in classifica salendo a 107 punti portandosi a 9 punti dal compagno di squadra, Rosberg (116). Sale in terza posizione Vettel a 78 punti, con Ricciardo a 72, e Raikkonen a 69 punti.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 domenica prossima in Azerbaijian a Baku, per il GP d'Europa (diretta RAI e SKY).

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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