Un nuovo incrocio i cui risultati verranno valutati nel corso della stagione. Ha destato grandissima curiosità non solo in Germania ma un po' anche in tutta Europa la notizia che quest'anno uno dei piloti del
HTP Junior Team (scuderia gestita da
Ralf Schumacher e
Gerhard Ungar e militante nella Formula 4 tedesca) sarà
Luis Gachot. Apparentemente questa notizia potrebbe essere considerata come una delle tante che normalmente apprendiamo in questo periodo, fosse solo per un particolare: l'esordio in Formula 1 del fratello di Ralf,
Michael, è legato proprio a una disavventura occorsa al padre di Louis,
Bertrand.
Andiamo con ordine. Nel 1991 i piloti della Jordan, erano il belga
Bertrand Gachot (vincitore tra l'altro lo stesso anno della
24 Ore di Le Mans con
Johnny Herbert e
Volker Weidler), e il nostro
Andrea De Cesaris. Negli ultimi giorni della pausa estiva, poco prima di ripartire per il Gp del Belgio, Gachot si trovava in Inghilterra, e fu proprio in quell'occasione che, per motivi mai ancora chiariti, il pilota belga della Jordan ebbe una violenta rissa con un tassista locale, al termine della quale spruzzò negli occhi del tassista il contenuto di una bomboletta lacrimogena. Gachot venne subito arrestato, e gli venne sequestrato anche il passaporto. Nei giorni precedenti il GP i piloti firmarono all'unanimità un documento in cui veniva richiesto il rilascio del pilota belga per il GP, ma la giustizia inglese non ne volle minimamente sapere. Gachot aveva aggredito il tassista, doveva pertanto essere processato.
La Jordan si trovò così senza pilota, e con il solo De Cesaris, ma con chi sostituirlo? La Mercedes convinse Jordan anche pagando diversi soldi a far debuttare in Formula 1 un giovanissimo pilota tedesco che si stava contraddistinguendo nel Junior Team (di cui facevano parte anche
Heinz Harald Frentzen e Wendlinger) nel campionato Prototipi: il suo nome era
Michael Schumacher.
Apprendiamo inoltre che Schumi, per farsi ingaggiare, raccontò addirittura a
Eddie Jordan, di conoscere benissimo il circuito belga di SPA, e di come fosse la sua pista di casa. Michael conosceva benissimo il circuito come appassionato, da spettatore, ma in realtà non aveva mai gareggiato come pilota, in quanto l'anno prima, nel 1990, a correre nel mondiale Prototipi era stato Wendlinger. Jordan si lasciò convincere dalla bugia raccontata da Schumi, o forse dai soldi offertigli sia dalla
Mercedes che da
Peter Sauber (all'epoca responsabile per la scuderia di Stoccarda dei team che avevano vinto nel 1989 sia il mondiale Endurance che la 24 Ore di Le Mans) per far correre il giovane pilota tedesco. Jordan, dunque, assunse per quella gara il pilota tedesco, senza però offrirgli un vero e proprio contratto. Sarà una scelta, questa, che, come vedremo, gli costerà molto cara.
Dunque, il 23 Agosto 1991, Schumi fece il suo esordio in Formula 1, al volante della
Jordan 191 progettata da
Gary Anderson. Già in qualifica il futuro sette volte campione di Kerpen impressionò gli addetti ai lavori, in quanto nonostante avesse sbagliato il giro veloce, si qualificò al settimo posto, recuperando addirittura 1 secondo e due decimi, nel terzo settore, e poi nel warm up della domenica mattina aveva fatto segnare il terzo tempo.
Tutto sembrava presagire una discreta gara d'esordio per il giovane pilota tedesco, purtroppo non sarà così. La prima gara di Schumacher in Formula 1 durerà solamente pochi metri a causa dei consueti problemi di affidabilità della Jordan 191, con Michael costretto a parcheggiare la propria monoposto a bordo pista all'altezza della Source.
In seguito infatti all'ottima partenza, il pilota tedesco, probabilmente per la troppa foga, aveva bruciato la frizione scattando da fermo. Ma nonostante quell'inconveniente tecnico, i tempi di Schumacher avevan impressionato i vari addetti ai lavori, tra i quali il Team Principal della
Benetton, Flavio Briatore, il quale, scoperta la notizia del contratto per una sola gara fatto firmare da Jordan a Schumacher, riuscì non solo a portare il pilota tedesco in Benetton, ma addirittura a farlo esordire con il nuovo team già dalla gara successiva a Monza.
Nacque così tra Schumacher e Briatore un sodalizio che vide il pilota tedesco vincere un anno dopo, proprio a Spa, sulla
Benetton, la sua prima gara in Formula 1, a lottare nel 1993 con Prost e Senna per il titolo mondiale, titolo che poi avrebbe vinto nel 1994 e nel 1995, per poi passare alla
Ferrari nel 1996, con cui poi avrebbe vinto dal 2000 al 2004 i rimanenti 5 titoli mondiali e portato alla scuderia di Maranello anche i 6 titoli costruttori.
Se dunque Schumacher potè esordire in Formula 1 il merito fu soprattuto anche a causa dell'arresto di Bertrand Gachot, ed è quindi abbastanza curioso il fatto che ora a distanza di tanti anni le due famiglie tornino ad incrociarsi, anche se solo nella F4 tedesca, con il fratello di Micheal, Ralf, e il figlio di Bertrand, Louis. Corsi e ricorsi della storia.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Twitter: @ruggero81