Tornare al 100% o lasciare. Questo il dilemma con cui la
Renault si è dovuta fronteggiare sopratutto negli ultimi tempi come ad esempio ad Abu Dhabi quando nel corso del weekend veniva dato per certo l'annuncio del ritiro da parte del motorista francese a causa del mancato riconoscimento di team storico (con relativa partecipazione alla F1 Commission) da parte di Ecclestone.
Alla fine, però, la volontà di tornare anche come costruttore (dopo i titoli mondiali vinti con Alonso nel 2005 e nel 2006) ha prevalso e così a partire dalla prossima stagione Renault non si limiterà solamente a fornire i motori a quelli che saranno i propri team clienti ma anche, attraverso il riacquisto della Lotus, a costruire una monoposto tutta sua (ottenendo anche il titolo di team storico?). In casa della Regie sanno benissimo come nell'immediato il compito non si presenta assolutamente facile (non a caso l'ad,
Carlos Ghosn, ha indicato in 3 anni il tempo in cui il costruttore francese vuole tornare ad essere competitivo) ma al contempo non vogliono lasciare nulla di intentato.
Per quanto riguarda i piloti, Renault dovrebbe riconfermare i piloti già annunciati pochissime settimane fa dalla Lotus (per la precisione
Pastor Maldonado e l'attuale terzo pilota
Jolyon Palmer), ma, come dichiarato anche dallo stesso ad Ghosn, maggiori dettagli in merito verranno comunicati nel mese di Gennaio.
Passando ai team clienti che verranno seguiti da Renault, sono state confermate le indiscrezioni che già giravano nei giorni scorsi: la
Red Bull continuerà ad utilizzare i motori francesi ma con un'altra denominazione, mentre la
Toro Rosso cambierà fornitore tornando a utilizzare i motori Ferrari.Andiamo però con ordine.
Dopo le forti litigate intercorse tra
Red Bull e Renault (che avevano portato scuderia e motorista al divorzio lo scorso settembre) e i successivi no degli altri motoristi (Mercedes e Ferrari per non rafforzare un diretto concorrente, Honda per il veto posto dalla McLaren), la Regie alla fine ha accettato di tornare a motorizzare la scuderia di Milton Keynes ma senza mettere il proprio marchio sulle power unit fornite. Si parlava della possibilità che sulle power unit potesse tornare il marchio Megachrome, ma alla fine è stata fatta un'altra scelta che non mancherà di far discutere. Le nuove power unit presenteranno infatti il marchio della T
ag Heuer, celebre orologeria svizzera che in passato non solo è stata cronometrista ufficiale della Formula 1 ma anche storico sponsor McLaren dagli anni 80 a oggi (come non dimenticare dal 1982 al 1987 la denominazione
TAG Porsche data ai motori della scuderia di Woking?), che dalla prossima stagione passerà sulla livrea della scuderia di Milton Keynes.
Che fosse TAG Heuer il marchio delle nuove power unit made in Renault con la collaborazione tecnica della Illmor lo si era già capito nella giornata di giovedì quando la Red Bull aveva postato la foto della loro monoposto, la quale si presentava senza motore e con intorno i tecnici in camice bianco griffati Tag Heuer.
Chi invece la prossima stagione non userà più le power unit Renault sarà invece la
Toro Rosso, che a dire il vero già nelle scorse settimane aveva raggiunto un accordo con la
Ferrari, ufficializzato solamente ieri pomeriggio. Il team satellite Red Bull con sede a Faenza nella sede della ex Minardi, come ufficializzato nel comunicato diffuso ieri, utilizzerà l'ultima specifica di di power unit usata dalla Ferrari nelle gare finali di campionato. Confermati alla guida
Max Verstappen e Carlos Sainz Jr, i due piloti potranno provare le nuove power unit del Cavallino solamente in occasione del primo test pre-campionato, in programma sul circuito del Montmelò a Barcellona dal 22 al 25 Febbraio.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Twitter: @ruggero81