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De Jong e l'arte di vendere

De Jong e l'arte di vendere

Il passaggio al Barcellona del giovane centrocampista, per 86 milioni, conferma la vocazione dell'Ajax e fa pensare alla cristallizzazione dello status dei club indotta dal fair play finanziario...

Stefano Olivari

24.01.2019 ( Aggiornata il 24.01.2019 10:46 )

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Gli 86 milioni spesi dal Barcellona per Frenkie De Jong dimostrano una volta di più che il calcio dei top club europei ha pochissimo a che fare con quello delle immediate inseguitrici: non tanto come vittorie, il Barcellona ha sempre vinto più di Alaves e Getafe (quinta e sesta della Liga), ma proprio come ordini di grandezza: 86 milioni è infatti molto ottimisticamente la somma del valore di mercato dei giocatori di una di queste squadre, una cifra che il club catalano ha speso per il talento dell’Ajax che sulla carta, pensando alla rosa attuale, non dovrebbe l’anno prossimo nemmeno partire titolare. Comunque se pensiamo alle prospettive di De Jong, gli 86 milioni sembrano quasi un affare paragonati ai 130 per Coutinho e i 120 per Dembelé spesi dallo stesso Barcellona: giocatori di complemento, per quanto bravi.

Stiamo parlando di un quasi ventiduenne che è titolare nell’Ajax dal’anno scorso, chiuso fra l’altro con un grave infortunio, e che quest’anno si è confermato insostituibile nel gioco di Ten Hag. Se l’Eredivisie può avere un valore relativo, non così è la Champions dove De Jong si è visto in almeno tre ruoli diversi: di solito è uno dei due centrocampisti bassi nel 4-2-3-1 della squadra di Amsterdam, ma a volte gioca più avanzato e non è raro vederlo in difesa in situazioni di emergenza. Tutti ruoli che nel Barcellona sono stracoperti, al di là della differenza di modulo (4-3-3): in teoria dovrebbe contendere il posto a Rakitic, però magari studierà da Busquets del futuro. Saranno valutazioni già fatte dal Barcellona, anche se la storia recente insegna che questi grandi club spesso vanno per accumulo, in maniera bulimica, solo per sottrarre un giocatore alla concorrenza. E su De Jong c’erano anche Manchester City e PSG, i principali due motivi per cui si è arrivati a 86 milioni…

Con lui il Barcellona torna a credere in un olandese, una grande storia che parte da Cruijff e arriva a Cillessen, ma va detto che gli olandesi il loro mercato l’hanno sempre avuto. Bravi a vendersi, ma soprattutto a vendersi al momento giusto. Per fare un paragone italiano, il Milinkovic-Savic della situazione sarebbe stato ceduto allla prima offerta in zona 60-70... Certo è che se negli ultimi anni avesse tenuto tutti i suoi campioni, oggi l’Ajax potrebbe schierare la seguente formazione, con qualche forzatura di ruolo per farla giocare con il 4-2-3-1: Cillessen, De Ligt, Alderweireld, Vertonghen, Blind, De Jong, Klassen, Eriksen, Suarez, Milik, Kluivert. Una squadra che la Champions potrebbe anche vincerla, ma più probabilmente no. Tanto vale monetizzare, rispettando un fair play finanziario il cui prodotto più evidente è che i grandi diventino ancora più grandi e quelli medi si accontentino di guadagnarci. 

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