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Europeo Under 21, presentazione del Girone C

Europeo Under 21, presentazione del Girone C

Redazione

18.06.2017 ( Aggiornata il 18.06.2017 09:00 )

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ITALIA Un Under 21 azzurra così forte, esperta e – più che futuribile – già carica di presente forse non c'era mai stata. O quantomeno bisognerebbe fare un salto indietro di parecchi anni. Gigi Di Biagio ha potuto scegliere a man bassa tra giocatori già titolari in Serie A, alcuni anche da più stagioni: Pellegrini, Benassi, Berardi, Bernardeschi sono tra quelli che hanno all'attivo già parecchie presenze. E poi ci sono Rugani e Gagliardini, Conti e Barreca, Petagna e Chiesa: tutti ragazzi che nell'ultima stagione hanno avuto modo di mettersi in mostra. 
Nel 4-3-3 ci sono alternative valide in ogni ruolo, nonostante le assenze di Romagnoli, Di Francesco e – notizia dei giorni scorsi – di Murru (sostituito da Pezzella). 
Forse manca il centravanti prolifico, ma le qualità di Petagna e Cerri sono ideali per aprire spazi ai compagni.
In porta ci sarà Donnarumma, ma il caos mediatico legato al mancato rinnovo del contratto col Milan potrebbe fargli perdere serenità (e per questo non sarà la stella nel nostro resoconto): in rampa di lancio ci sarebbe Cragno, salito in Serie A col Benevento e titolare della porta azzurrina nel biennio. La stella: Federico Bernardeschi In questa stagione ha avanzato il suo raggio d'azione e innalzato il livello del suo gioco. È nel mirino di tante big, la Fiorentina vorrebbe trattenerlo e chissà cosa ci regalerà il mercato. Di certo questo Europeo – dopo che in quello di due anni fa arrivò acciaccato – è l'occasione per mettersi in vetrina definitivamente. L'esperto: Domenico Berardi Ha già segnato 43 gol in Serie A, ma solo 5 quest'anno in una stagione segnata da un lungo infortunio. Non decisivo due anni fa, sembra maturato anche caratterialmente: può e deve trascinare l'Under 21 perché ne ha le capacità. La sorpresa: Alberto Cerri Forse parte dietro Petagna nelle scelte di Di Biagio, ma il centravanti reduce da una stagione così così a Pescara ce la metterà tutta per diventare titolare e mettere in mostra le proprie caratteristiche. Ricorda Pellè.   GERMANIA Se fosse venuta con l'Under 21 al completo, saremmo al cospetto dei probabili favoriti. Invece tantissimi giovani vivranno l'esperienza della Confederations Cup con la nazionale maggiore e allora ecco che il ct Kuntz farà di necessità virtù.
Il modulo è variabile: si è passati dal 4-4-2 al 4-2-3-1 fino al 3-5-2 che potrebbe essere lo schema prediletto per questi Europei Under 21. 
In difesa c'è da tener d'occhio Kehrer dello Schalke 04, mentre l'esterno sinistro sarà Gerhardt, fludificante del Wolfsburg che soffiato il posto a Ricardo Rodriguez costringendolo a migrare verso altri lidi (nella fattispecie, il Milan). 
Tra centrocampo e attacco non mancano comunque nomi importanti: c'è Dahoud, c'è Max Meyer e anche l'interessantissimo Serge Gnabry, pronto per mettersi in luce al Bayern Monaco.
Attenzione a Davie Selke, reduce da una gran stagione al Lipsia. La stella: Serge Gnabry Centrocampista esterno o trequartista, ha segnato 11 reti nell'ultima stagione con la maglia del Werder Brema. L'anno prossima sarà a disposizione di Ancelotti nel Bayern: insomma, un giocatore che è da tenere d'occhio perché può fare cose grandi. L'esperto: Max Meyer Max Meyer ha già giocato e segnato in nazionale maggiore, è il capitano di quella Under 21 e conta più di 100 presenze in Bundesliga e più di 30 nelle coppe europee. Insomma, è il faro della squadra. La scommessa: Nadiem Amiri Origini afghane, con 20 anni è il più giovane della spedizione tedesca. Nell'Hoffenheim è stato titolare e protagonista di una stagione importante: questa manifestazione lo lancerà definitivamente.   REPUBBLICA CECA Profuma d'Italia la selezione Under 21 ceca guidata da Lavicka: in attacco l'ambitissimo Schick – poco amato in patria, ma già una stella in Serie A – dovrà continuare a dimostrare di avere i numeri giusti; a centrocampo Jankto giostrerà in un ruolo per lui inedito in Italia: farà il trequartista di sinistra in un 4-2-3-1; in porta c'è Zima, mai utilizzato dal Genoa, ma pronto a mettersi in luce e prendere magari il posto del partente Perin. E poi c'è Simic, milanista per cartellino, ma in prestito ai belgi del Mouscron nell'ultimo campionato. 
Insomma, dopo il fallimentare Europeo Under 21 casalingo di due anni fa, c'è la base per sorprendere e sognare: in difesa Lüftner sarà il centrale di riferimento, a centrocampo c'è una coppia interessante formata da Travnik e Hubinek. Se trova la giusta quadratura, la Repubblica Ceca può essere la mina vagante della competizione. La stella: Patrick Schick Come non indicare l'attaccante della Sampdoria – per quanto ancora? – come star della squadra: è un giocatore dalle qualità uniche, dalle cifre importanti – doppia cifra in campionato, un gol ogni 137 minuti – e con tantissime richieste sul mercato: è a un passo dalla Juventus, ma chissà che un buon Europeo non ingolosisca anche altre squadre. L'esperto: Michal Travnik I galloni da capitano lo rendono importante per questa squadra, oltre ad avere il ruolo di centrocampista centrale. A lui le chiavi della squadra, il pallino del gioco e la capacità di guidare i compagni. La scommessa: Vaclav Cerny Diciannove anni, reduce da una stagione all'Ajax dove, però, è spesso sceso in campo con la squadra giovanile. Ha numeri importanti e la manifestazione continentale servirà a lanciarlo agli di tutta Europa e, magari, anche della sua squadra.   DANIMARCA Cenerentola del gruppo C, ma due anni fa un'altra scandinava (la Svezia) si presentava come la più debole di un girone con Italia, Portogallo e Inghilterra: finì vincendo l'Europeo. Il tecnico Frederiksen, anche lui amante del 4-2-3-1, non ha materiale di altissimo livello, ma di certo c'è solidità e capacità di non deconcetrarsi mai. 
Tra i talenti da seguire: il centrocampista offensivo Hjulsager, semifinalista – ma non titolare – in Europa League con il Celta Vigo e l'attaccante Andersen, reduce da una stagione al Grasshoppers dopo non essere riuscito a sfondare in Olanda con l'Ajax. C'è una vecchia conoscenza del calcio giovanile italiano: l'ex Fiorentina Primavera Zohore, origini ivoriane e cugino di secondo grado di Didier Drogba. Buon sangue, però, finora ha mentito. La stella: Andrew Hjulsager Nei sei mesi passati al Celta Vigo non è ancora riuscito a incidere in maniera significativa, anche se un gol in Liga lo ha comunque segnato. Tornare a giocare con giocatori che parlano la sua nordica lingua calcistica può dargli quella fiducia utile a maturare e lanciarsi definitivamente. L'esperto: Lasse Vigen Christensen Come tanti altri capitani è un centrocampista centrale. È di proprietà del Fulham, ma nell'ultima parte di stagione è stato in prestito al Burton Albion. Gioca in Under 21 da parecchio tempo ed era nella spedizione di due anni fa quando i danesi arrivarono in semifinale, sconfitti dai cugini svedesi. La sorpresa: Marcus Ingvartsen Otto gol in nove partite con l'Under 21 e ben 23 reti nelle 36 partite giocate in stagione con la maglia del Nordsjelland. Il centravanti è un ruolo dove segnare è importante e lui sa farlo. Pronto a migrare: se mantiene questa media all'Europeo la fila sarà lunga. Edoardo Cozza

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