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La A che verrà / La Samp deve ripartire dopo il crollo in Coppa

La A che verrà / La Samp deve ripartire dopo il crollo in Coppa

Redazione

20.08.2015 ( Aggiornata il 20.08.2015 18:00 )

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Il preliminare estivo perso nettamente contro i serbi del Vojvodina ha aperto delle falle. Se da una parte è un peccato, perché la serata storta dell’Olimpico ha fatto terminare la corsa europea tanto sognata lo scorso anno, dall’altra ha almeno il pregio di aver svelato alcuni difetti della squadra quando c’era ancora tempo per porvi rimedio. Resta incomprensibile comunque, il perché la società si sia presentata ancora incompleta all’appuntamento di Europa League, senza attaccante centrale e con una rosa molto ridotta (basta leggere i nomi dei panchinari della sfida contro il Vojvodina o prendere atto che per l’assenza di Regini si è dovuto utilizzare al centro della difesa a quattro Palombo). Molti elementi-chiave della scorsa stagione sono partiti, da Romagnoli (che era a Genova solo in prestito) a Obiang, da Eto’o a Okaka. Qualche elemento interessante è arrivato, come l’esterno sinistro bosniaco Zukanovic, reduce da una buona stagione al Chievo, o il centrocampista brasiliano Fernando, proveniente dallo Shakhtar. Zenga vorrebbe provare a lanciare Correa, che si è preso anche la maglia numero 10, ma la concorrenza è alta. LA STELLA: EDER L’italo-brasiliano è il punto fermo della squadra. La Samp deve tenerselo stretto. Quando è in giornata, riesce a spaccare le partite. Leader silenzioso, punta all’Europeo del prossimo anno. LA SCOMMESSA: ANTONIO CASSANO Il suo sogno di tornare a Genova si è avverato. Pare che Zenga non fosse troppo felice del suo arrivo, vista anche l’inattività recente. Personaggio molto “ferreriano”, c’è molto mistero attorno a lui: figliol prodigo o minestra riscaldata? L’ALLENATORE: WALTER ZENGA Il debutto è stato scioccante, con la pesante disfatta di Europa League, che costituisce la peggior sconfitta interna della Samp nelle coppe. Nonostante il k.o., Zenga è stato confermato, ma rimane sotto esame. Colpisce il fatto che inizialmente abbia rinunciato a Cassano, prevalendo sulla volontà della società. E dopo l’eliminazione, se lo è ritrovato in rosa, mostrando già meno peso nelle scelte. COSA MANCA La squadra è piena di seconde punte/trequartisti (Eder, Muriel, Correa, Cassano), mentre non ci sono punte vere, eccezion fatta per il giovane Bonazzoli, classe 1997. LA SQUADRA-TIPO (4-3-1-2) Viviano - Cassani, Silvestre, Moisander, Zukanovic - Soriano, Fernando, Barreto - Eder, Cassano, Muriel. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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