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Catania più grande di sei partite comprate

Catania più grande di sei partite comprate

Redazione

13.08.2015 ( Aggiornata il 13.08.2015 11:10 )

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Catania è la decima città d'Italia per popolazione, Teramo la centoventiquattresima. I dati ISTAT spiegano meglio delle acrobazie giuridiche e di improbabili considerazioni sulla 'collaborazione' di Pulvirenti il motivo per cui comprare sei partite, fuori da ogni dubbio (con tanto di confessione) sia stato ritenuto dalla Procura Federale molto, ma molto, meno grave che comprane una (Savona-Teramo) con i fatti ancora in buona parte da accertare, senza entrare nel merito della presenza del presidente del Teramo Campitelli all'incontro per concordare il tarocco. Palazzi invece della radiazione ha chiesto un buffetto (retrocessione in LegaPro, con 5 punti di penalizzazione) per il Catania, mentre il suo vice Tornatore ha per il club abruzzese chiesto la D e una ripartenza in classifica da meno 20: in pratica, ma anche in teoria, una radiazione. Una disparità di trattamento assurda, perché sfugge ai più l'importanza della collaborazione del presidente del Catania, visto che si è limitato ad ammettere episodi già accertati dalle indagini e a confermare nomi una volta messo di fronte all'evidenza dell'accaduto. Inutile dire che dalle sentenze, previste fra una settimana, dipenderanno i calendari di B e LegaPro, pronti ad essere sconvolti se i processi d'appello daranno indicazioni diverse. Non è un caso che la data di inizio del campionato sia stata da Abodi fissata prudentemente per il 5 settembre. E quindi? Non stiamo parlando dei soliti quattro o cinque club che portano click e soldi a siti web, giornali e tivù (quindi anche a noi) e la vicenda tenderà ad essere confinata nelle brevi, ma già le sole richieste della Procura rappresentano un qualcosa di incredibile. Come dicevano vari personaggi, non esattamente democratici, il numero è potenza. Si è visto anche in Calciopoli (dove però nessuna partita era stata comprata in senso stretto, anche perché non ce n'era bisogno) e in tante altre situazioni con il medesimo reato ma un numero di episodi diverso: più gente (gente di serie B, è il caso di dirlo, a prescindere dalla città) puoi portare in piazza, più deputati eleggi, più pesi sul PIL e più porcate puoi fare. Considerazione finale: se non avesse aggiustato quelle sei partite il Catania sarebbe probabilmente retrocesso in LegaPro, come è retrocesso adesso. Se si pensa che 5 punti siano poca cosa allora si può anche dire che nel calcio italiano qualcuno, non tutti, può comprare sei partite e subire danni minimi una volta scoperto. Twitter @StefanoOlivari

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