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Kondogbia e Mauri, il calcio si gioca in famiglia

Kondogbia e Mauri, il calcio si gioca in famiglia

Redazione

09.07.2015 ( Aggiornata il 09.07.2015 15:47 )

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Dai cinque Sentimenti a Evans Kondogbia e Juan Mauri, passando per i Mazzola, i Cannavaro o i Milito. Da grande faccio quello che fa mio fratello. Con gli ultimi acquisti di Inter e Milan avremo il piacere di conoscere i loro parenti più stretti. Quello del francese arriva dall'Arles-Avignon, squadra che milita in Ligue 2, e sta per firmare con il Renate in Lega Pro, quello dell'argentino naturalizzato italiano stipulerà un contratto della durata di quattro anni proprio con i rossoneri per poi venire girato in prestito in qualche serie minore. Rarissimi i casi nei quali si è assistito a un'equa spartizione del talento, più frequenti, invece, quelli del campione e del fratello che ha scelto il mestiere sbagliato. Il caso più celebre è quello dei Maradona, Diego e Hugo. Il 'Pibe de Oro' e il 'Flop de Oro'. Del primo sappiamo tutto, del secondo ricordiamo la triste apparizione in Italia, alla fine degli anni '80, ad Ascoli Piceno. Una manciata di presenze, il nulla e l'addio dopo un solo anno. Eddy Baggio è l'altro falso d'autore per eccellenza. Una vita vissuta, da nomade, nelle serie minori e a guardare - sbavando - le gesta del fratello in Nazionale. Come dimenticare il piccolo di casa Vieri, Max l'australiano, per qualche anno di proprietà della Juventus o il buon Federico Higuain, che da Gonzalo avrà preso soltanto l'abilità nei calci di rigore. Chi vince la speciale classifica è Chedric Seedorf, 32 anni, sempre in viaggio a spese del fratello. Giovanili di Ajax, Real e Inter da ragazzino e Milan da giocatore adulto e (non) formato. Restando sempre in tema rossonero, si ricorda il bel quadretto Kaká-Digão. Mentre uno era ai vertici del calcio mondiale, l'altro faticava a Rimini o a Liegi. C'è anche chi ha tentato la strada delle telecamere. Fabio Borriello, tornato alla ribalta delle cronache e non per questioni calcistiche, anzi, fu uno dei protagonisti della fortunata trasmissione Mediaset 'Campioni, il sogno', militando nella difesa del Cervia allenato da Ciccio Graziani. O chi, mirando le sessioni di altalena del fratello, girava per la Lombardia e garantiva presenze alla Nazionale della Padania. Tornando ai giorni nostri, è doveroso citare i fratelli maggiori di Paul Pogba. Sono due gemelli, Mathias a Pescara durante l'ultima stagione e Florentin al Saint-Étienne. E poi Socrates-Raí, Zé Elias-Rubinho, gli Inzaghi, i Filippini, i Tedesco, i Baresi, i Burdisso, i De Boer, i Lucarelli, i Laudrup, i Ferdinand, Zico-Edu per terminare con gli Hazard, i Kroos, i Boateng, i Goetze e gli Insigne dei giorni nostri. La palla si passa in famiglia. Adriano Lo Monaco @damorirne

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