GENOA pt 59
VOTO: 8
Ci risiamo, verrebbe da dire, pensando a cosa successe al Parma l’anno scorso. Il Genoa avrebbe meritato sul campo di accedere all’Europa League: sarebbe stato il giusto epilogo a un campionato splendido, in cui la squadra di Gasperini ha a lungo mostrato un gioco estremamente piacevole e ficcante. Invece, la mancata licenza promuove in Europa, ironia della sorte, proprio i rivali della Sampdoria, piazzatisi una posizione più indietro.
TOP E FLOP
Sugli scudi moltissimi giocatori, dal super Perotti della prima parte di torneo alla rivelazione Iago Falque, autentico colpo da biliardo della società, che ha avuto grande intuizione e coraggio nel riproporlo in Italia dopo la precoce bocciatura juventina. Attaccante completo, gran goleador spesso al servizio della squadra, si è ambientato benissimo e su di lui si potrà costruire una squadra ancora più forte. E poi fragorose conferme sono giunte da Bertolacci, finalmente sbocciato anche in chiave Nazionale, l’enfant du pays Perin, il difensore francese De Maio e gli stranieri Tino Costa e Rincon o il bomber Pavoletti. Qualche amnesia in difesa del rude Roncaglia non gli hanno comunque compromesso la stagione, nel contesto di un campionato da ricordare per tutto il Genoa, nonostante in molti avessero storto il naso a gennaio per le cessioni di gente come Antonelli, Matri e il giovane Sturaro, poi sbocciato nella Juventus.
Gianni Gardon