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I nuovi Lakers di Magic Johnson

I nuovi Lakers di Magic Johnson

Redazione

23.02.2017 ( Aggiornata il 23.02.2017 08:51 )

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Oggi la che la NBA è una lega ricchissima e televista in tutto il mondo sembra quasi impossibile che verso la verso la fine degli anni Settanta fosse sull'orlo del fallimento, per motivi finanziari ma anche di immagine. A salvarla come immagine furono alcuni straordinari campioni, prima dell'arrivo di David Stern come commissioner e il conseguente cambio di passo a livello di marketing. Fra i campioni che salvarono la NBA il più amato era e rimane Magic Johnson, che adesso è stato chiamato a salvare i Lakers da una crisi sportiva iniziata molto prima del ritiro di Kobe Bryant, in parte causata dallo stesso Kobe con il quale molte stelle non gradivano giocare. Lo ha chiamato Jeanie Buss, figlia del defunto e storico proprietario Jerry ed ex fidanzata di Phil Jackson, che in un colpo solo ha fatto fuori il fratello Jim e il general manager Mitch Kupchak, in carica dal 2000 e fra le altre cose negli anni Ottanta compagno di squadra di Magic. Che è adesso presidente e insieme a coach Luke Walton proverà a dare una linea alla franchigia più seguita del pianeta. La stagione attuale è compromessa, vedremo come Magic si muoverà per la prossima. Di sicuro l'uomo ha dimostrato una grande intelligenza anche fuori dal campo, gestendo bene anche mediaticamente la sua sieropositività (al punto che qualcuno l'ha messa in dubbio) ed avendo successo in quasi tutte le attività imprenditoriali. Ex piccolo azionista (4%) di minoranza dei Lakers, quota venduta nel 2010, ha fatto parte del gruppo che nel 2012 ha comprato i Los Angeles Dodgers di baseball e nel 2014 è entrato nelle Los Angeles Sparks della WNBA. Attivista del Partito Democratico (ha raccolto milioni di dollari per Hillary Clinton), immobiliarista, investitore in start-up, partner di Starbucks e mille altre cose, Magic è un supervincente in modo diverso e più positivo, meno incattivito verso la vita, gli avversari e i compagni, di quanto lo fossero e lo siano Bird e Jordan, giustamente sempre paragonati a lui. Nel 1979, l'anno in cui Magic entrò nella NBA da prima scelta assoluta e campione NCAA con Michigan State, Jerry Buss pagò 67 milioni di dollari in totale per i Lakers, il memorabile Forum di Inglewood e i Kings di hockey su ghiaccio, adesso i soli Lakers sono valutati più di 3 miliardi di dollari. Magic non deve farli diventare più ricchi, ma farli tornare a vincere.

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