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Il brutto dell'Eurolega (Guerin Basket)

Il brutto dell'Eurolega (Guerin Basket)

Redazione

18.11.2015 ( Aggiornata il 18.11.2015 16:30 )

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Settima giornata che va in archivio con la caduta delle grandi (o presunte tali): perdono Milano con Torino, Sassari con Bologna e Reggio Emilia (ma lì è scontro alla pari) con Venezia. Male anche le italiane in Europa con Sassari che le prende dal Bamberg di Melli (26 punti per il lungo andato via dall’Olimpia) e con Milano che a Limonges certifica la propria crisi e si siede nell’anticamera dell’eliminazione dalla competizione europea. Vento di crisi, musi lunghi e ingombranti presenze in quel di piazzale Lotto. Saranno abbastanza grandi le spalle del gigante Repesa? Crisi che vanno e crisi che vengono. Torino vince in casa e inguaia in un sol colpo Bologna e Milano, la prima - per qualche ora - solitaria in fondo alla classifica, la seconda invece in testa al gruppo, ma ora seconda assieme a Venezia e Trento. Serviva un segnale, uno squillo di tromba dalla Manital ed è arrivato con il più inaspettato dei risultati. Inaspettato per la differenza dei valori in campo (almeno prima della partita), oltre che per l’assenza di Ebi, definito da Bechi “fondamentale” e di White, ancora in recupero dall’infortunio alla mano. Un segnale è arrivato anche a Repesa che ha visto i suoi partire bene nel primo quarto, perdere il secondo, e poi trascinarsi fino alla fine tra una discussione con gli arbitri e un litigio tra compagni di squadra. Il coach si è assunto la colpa di tutto, lo può fare, nessuno lo metterà in discussione per questo, ma la difesa del gruppo a oltranza deve generare un nuovo spirito tra i giocatori, chiamati a tenere alta la concentrazione per 40 minuti a partita. La crescita di Milano si è fermata, Gentile e soci hanno molto da crescere e da dimostrare, ma anche tanto da perdere. Tanto a poco. Trento cancella dal campo Varese, vincendo tutti e quattro i periodi e mandando a casa gli ospiti con un -26 che dice molto sull’andamento della gara. Notevole la prova di forza messa in campo dai ragazzi di coach Buscaglia, ma preoccupa comunque la poca aggressività con cui Varese ha affrontato una partita che sicuramente si preannunciava difficile ma non proibitiva. La squadra di Moretti conferma il suo carattere, che non ammette mezze misure ed evidenzia numerosi limiti a rimbalzo, dove chiude con un -22 rispetto agli avversari. Abass fa sul serio. Sacripanti torna a Cantù con Avellino dando vita, assieme ai padroni di casa a una delle partite più belle e combattute della giornata. Avellino vuol sfatare il tabù che la vede sconfitta da 7 anni a questa parte sul capo di Cantù, e il coach vuol ben figurare tra il suo ex pubblico. Cantù alla prima in casa da quando ha come proprietario il russo Gerasimenko si raccoglie attorno ad Abass, che sfodera una prestazione da 29 punti e 34 di valutazione con 8 su 9 da 2. Immarcabile. Corbani e Sacripanti hanno di che essere contenti, a prescindere dai risultati, i 4 punti in classifica forse sono un po’ stretti ma i segnali sono davvero buoni. Fratelli contro. È una delle storie del basket quella che porta Caserta a giocare contro Pistoia in una partita dove sulle opposte panchine siedono due amici, artefici tra gli altri dell’unico scudetto vinto proprio dalla Juve nel 1991. Esposito poi, proprio lo scorso anno, era seduto sulla panchina di Caserta (terzo allenatore) nel disperato tentativo di evitare la retrocessione in A2 (poi arrivata dopo lo scontro spareggio con Pesaro) alla fine di una travagliatissima stagione. La partita dice che Pistoia merita di guidare la classifica e che la Juve ha molto da lavorare, ma che (a detta proprio di Esposito) merita i playoff. Molti gli errori al tiro, ma da tutte e due le parti, alti i ritmi e partita giocata a viso aperto con Caserta impegnata in una rincorsa con aggancio al quarantesimo minuto e Pistoia che aveva più energia nei 5 minuti di overtime. A Pistoia la gioia della prima posizione in classifica mentre a Caserta il rimpianto dovuto al fatto che con una media da serie A ai liberi ora si sarebbe a 8 punti in classifica e a 2 dalla vetta. I valori di Cremona. Capo d’Orlando e Cremona arrivano allo scontro appaiate, con i padroni di casa leggermente favoriti sugli ospiti, che finalmente possono schierare un Vitali non ancora al meglio. Proprio la Vanoli si mette in scia dell’Orlandina, per tutta la partita, fino all’ultimo quarto, quando riesce nel colpo di reni e si aggiudica la partita. Coach Pancotto prima e dopo la partita ha parlato di un match di valori, il cui computo finale avrebbe stabilito a chi sarebbe andata la vittoria. Valori come difesa, attacco, intensità, voglia di vincere. Grande coach Pancotto, che chiede ai suoi di essere uomini e poi giocatori e viene ripagato con la vittoria finale, segno che la strada tracciata è quella giusta. Il quintetto di Pesaro. Pesaro riceve in casa Brindisi, un match che dovrebbe essere segnato e che invece sveglia la fame di vittorie della squadra di coach Paolini. Una partita dura, passata ad inseguire e sulla quale pesano, e molto, i tanti errori dalla linea della carità degli ospiti che chiudono con un 43% scarso alla fine. Buona la partita di Lacey e Christon che, assieme a McKissic realizzano la maggior parte dei punti della squadra. Modesto il contributo della panchina – 7 punti – che in un match tirato come questo, è stata utilizzata poco se non pochissimo nelle rotazioni. Bucchi è stato tradito dalla poca freddezza al tipo dei suoi, cui un leggero predominio a rimbalzo non è bastato a vincere la partita. Il vecchio e il ragazzino. Venezia vince lo scontro al vertice con Reggio Emilia, si tiene la seconda posizione e mette dietro i rivali per la corsa allo scudetto. Tutto in una volta sola, grazie a una buonissima prestazione del veterano Goss e del giovane Tonut, finalmente parte integrante della squadra e attore del piano partita voluto da Recalcati. Menetti non riesce a fare il salto di qualità, quello che gli consentirebbe di riprendersi il titolo di squadra da battere – assieme a Milano – e a portarsi nelle posizioni che contano dietro la locomotiva Pistoia. Costante Aradori – per punti fatti se non per rendimento – e ottimo Lavrinovic, alla squadra è mancata la fase difensiva, almeno in parte, lasciando ai padroni di casa 25 punti nell’ultimo quarto, che sono diventati partita e incontro. Virtus sugli scudi. Si ritrova Bologna ma si perde Sassari, che pare (come Milano) risentire in maniera pesantissima degli impegni europei, peraltro molto poco gratificanti. La squadra di Valli gioca una partita maiuscola – anche senza Allan Ray si può vincere – in particolar modo con Pittman, Gaddy e Odom (57 punti in 3), ma è tutta la squadra a portare il proprio contributo. Per Sassari uno strepitoso Logan, con 33 punti non basta a risollevare una squadra che fatica a ritrovarsi e che forse ha cambiato troppo nel corso dell’estate. Twitter @luigi_ceccon 7° Giornata Manital Torino - EA7 Emporio Armani Milano 85-83 Dolomiti Energia Trentino - Openjobmetis Varese 89-63 Acqua Vitasnella Cantù - Sidigas Avellino 84-82 Giorgio Tesi Group Pistoia - Pasta Reggia Caserta 93-84 Betaland Capo d'Orlando - Vanoli Cremona 65-69 Consultinvest Pesaro - Enel Brindisi 75-70 Umana Reyer Venezia - Grissin Bon Reggio Emilia 87-83 Obiettivo Lavoro Bologna - Banco di Sardegna Sassari 92-87    

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