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Bandiere al vento / Giacomo Bulgarelli

Bandiere al vento / Giacomo Bulgarelli

Redazione

07.11.2015 ( Aggiornata il 07.11.2015 09:00 )

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Un simbolo per Bologna ed il Bologna, centrocampista di grande qualità, forse penalizzato in azzurro dalla folta concorrenza che popolò il panorama italiano negli anni Sessanta. Storia di Giacomo Bulgarelli, bandiera rossoblu. Nasce a Portonovo Medicina il 24 ottobre 1940, e cresce tra i ragazzi del vivaio felsineo. Centrocampista centrale, definito allora mezzala o interno, Bulgarelli debutta in Serie A il 19 aprile 1959 contro il Vicenza, a 18 anni e mezzo. Dotato di classe non comune, il giovane bolognese attira l’anno successivo le attenzioni della Nazionale olimpica, tanto da prendere parte ai Giochi di Roma ’60. Nel Bologna diventa titolare fisso a partire dal campionato 1961-62 e, a fine stagione, arriva la prima soddisfazione importante: viene inserito tra i convocati per la Coppa Rimet in Cile. Ed il primo gettone azzurro giunge nella terza ed inutile gara con la Svizzera. Bulgarelli si mette ad ogni modo in bella mostra e segna una doppietta. Il suo rapporto con la Nazionale si sarebbe rivelato agrodolce. Con la casacca del suo Bologna risulta tra i grandi protagonisti del settimo ed ultimo scudetto vinto nel 1964, dove nello spareggio contro l’Inter sfodera una prestazione super. In quegli anni il club emiliano è tra i pochi club in grado di impensierire la Grande Inter di Herrera, ed il nostro si afferma definitivamente tra i migliori giocatori italiani. Il suo status si consolida anche in azzurro nel quadriennio tra il Mondiale cileno e quello inglese. Nell’ultima amichevole prima della partenza, Bulgarelli realizza una doppietta nel 5-0 al Messico. E si arriva così ad un’altra beffa storica per l’Italia, quella contro la Corea del Nord a Middlesbrough. Per Bulgarelli una doppia sofferenza: schierato ugualmente nonostante un problema al ginocchio da Fabbri, deve lasciare il campo nel primo tempo per la riacutizzazione dell’infortunio e lascia la squadra in 10. L’Italia va sotto, perde e torna a casa tra le polemiche. Da allora in poi, la mezzala disputa solo altre 2 gare in azzurro chiudendo con 29 presenze e 7 reti. Partecipa da convocato al vittorioso Europeo ’68, ma senza giocare. Valcareggi impone De Sisti in mezzo al campo, per lui non ci sarà più spazio. Continua a difendere la maglia del Bologna con onore, senza più sfiorare i fasti del decennio precedente, arretrando negli ultimi anni di carriera al centro della difesa. Lascia il campionato italiano al termine del torneo 1974-75, totalizzando 490 partite ufficiali e 56 gol. Il primatista di presenze in maglia rossoblu è proprio lui. Accetta di disputare 2 gare nella NASL statunitense con gli Hartford Bicentennials, che potrebbero inficiare la sua pertinenza a questa rubrica…ma come non dedicare una pagina ad una bandiera della sua grandezza? Lasciato l’agonismo lavora come direttore sportivo per Modena, Pistoiese, il suo Bologna, Catania e Palermo. Diventa un apprezzato commentatore televisivo inizialmente per TeleMontecarlo negli anni ’90. Passa poi a Mediaset e alla RAI, dove affianca Pizzul come seconda voce delle gare azzurre al Mondiale 2002. Comunque già celebre tra le vecchie generazioni, si fa conoscere anche tra i più giovani grazie alle telecronache del videogioco FIFA tra il 1998 ed il 2002 insieme a Massimo Caputi. Un tumore lo porta via il 12 febbraio 2009, all’età di 68 anni. Bologna dichiara il lutto cittadino, mai accaduto prima per una personalità sportiva. Per iniziativa dell’amico e collega Luigi Colombo, viene istituito il “Premio Bulgarelli Number 8”, patrocinato anche dall’AIC e dalla FiFPro, assegnato alla mezzala più completa dell’anno a livello internazionale. Il Bologna ha creato una borsa di studio a lui intitolata per premiare un calciatore delle giovanili distintosi per “sportività, correttezza e lealtà”. Come lo salutava il capotifoso Gino Villani all’ingresso sul terreno del Dall’Ara, “Onorevole Giacomino, salute!”. Fabio Ornano Già pubblicati: Tony Adams, Aurelio Scagnellato, Ricardo Bochini, Giovanni De Prà, Sandro Mazzola, Julen Guerrero, Franco Baresi, Santiago Bernabéu, Angelo Schiavio, Lev Jascin, Giampiero Boniperti, Gary Neville, Ryan Giggs e Paul Scholes, Nilton Santos, i campioni della Pro Vercelli.  

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