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Platini e la FIFA di quelli veri

Platini e la FIFA di quelli veri

Redazione

27.10.2015 ( Aggiornata il 27.10.2015 14:48 )

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Michel Platini continua a credere nella possibilità di succedere a Josef Blatter come presidente FIFA, diversamente non avrebbe fatto scegliere alla UEFA un candidato 'tecnico' come il pur abile nelle pubbliche relazioni Gianni Infantino. Sarà divertente vedere la decisione d'appello della FIFA in merito a un bonifico (2 milioni di franchi svizzeri) effettuato dalla FIFA stessa sul conto di Platini, a meno che la questione sia più psicoanalitica che politica: cioè che Blatter voglia evitare dopo di lui un presidente forte, uno oltretutto dal quale si sente in qualche modo tradito dopo averlo allevato come delfino. Certo è che fra gli altri sei candidati, oltre a Platini e Infantino, soltanto il giordano Ali Bin Al Hussein sembra capace di fare l'unica cosa che conta, cioè di raccogliere i voti uno per uno trattando singolarmente con federazioni trainanti come San Marino e Cayman. Lo sceicco Al Khalifa, presidente della confederazione asiatica ed esponente del fondamentale Bahrein, è in grado di parlare lo stesso linguaggio ma fuori dal suo continente ha rapporti meno consolidati e l'accusa di avere organizzato in patria torture di massa per gli oppositori politici di certo non lo aiuta con i media. Da tenere comunque d'occhio, perché ha risorse illimitate. Bility, Nakhid e Champagne sembrano uno scherzo, come quando qualcuno votava Cicciolina presidente della Repubblica, Sexwale ha una buona fama politica ma zero consensi nel calcio. Zico non pervenuto e non candidato. Poi tutto potrebbe essere sparigliato dal progetto di una FIFA di grandi nazioni, minacciato da Platini in situazioni semi-private e di cui si è bene a conoscenza anche in FIGC (oltre che nel mondo televisivo che conta), in contrapposizione alla vecchia FIFA terzomondista e corrotta che a questo punto potrebbe eleggere chi vuole. Ma la strada per il 26 febbraio è ancora lunga, prima Platini vuole capire in quale modo gliela faranno sporca. Sempre che quel bonifico sia difendibile, perché finora l'unica linea difensiva dei platiniani (non dell'interessato, che dell'argomento non ha ancora parlato) è che nessuno possa essere così stupido da ricevere una tangente con un bonifico da un conto intestato alla FIFA. Twitter @StefanoOlivari

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