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Spunti di Sport - La questione Alonso - Ferrari

Redazione

26.09.2014 ( Aggiornata il 26.09.2014 12:35 )

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Un rapporto sempre più sfilacciato. Con il passare dei giorni il rapporto tra il pilota asturiano, FERNANDO ALONSO, e la FERRARI a leggere quanto esce sui principali media sembra essere sempre più arrivato verso i titoli di coda. Già in passato, non erano mancati dei momenti poco felici tra il pilota asturiano e la Rossa di Maranello, ma mai era stato raggiunto il livello raggiunto nei giorni scorsi. I primi dissapori tra Fernando e la Rossa risalgono al GP dell'India del 2012, quando in quell'occasione piuttosto comprensibilmente il pilota asturiano si lamentò con il dt Pat Fry per la mancanza di sviluppi aereodinamici per il finale di campionato. In quell'occasione a riportare la calma fu l'allora Team Principal Stefano Domenicali. Non c'è dubbio, però, che uno dei punti più bassi nel rapporto con la Rossa fu infatti nel mese di Agosto dello scorso annodurante il GP d'Ungheria a Budapest, poco prima della pausa estiva. Se è vero che a inizio della scorsa stagione la F 138 aveva dimostrato di essere una monoposto piuttosto competitiva purtroppo andando verso l'estate i tecnici del Cavallino avevano dimostrato una certa difficoltà nel portare in pista gli aggiornamenti atti a poter potenziare la monoposto come anche a sfruttare le nuove mescole Pirelli più dure con il ritorno alla struttura in kevlar, introdotta per motivi di sicurezza dopo l'esplosione di ben 5 gomme in gara durante il GP di Gran Bretagna a Silverstone. In occasione del GP d'Ungheria, infatti, si era svolto un incontro segreto tra il Team manager Red Bull, chris Horner, e il manager di Luis Garcia Abad, a cui poi erano seguite le seguenti dichiarazioni rilasciate dal pilota asturiano “Cosa vorrei per regalo di compleanno? Una di quelle macchine che ci stanno davanti”riferendosi ovviamente alla Red Bull allora capolista del mondiale.Dichiarazioni alle quale aggiunse le seguenti a fine gara «È da quattro anni che abbiamo una macchina più lenta tra mezzo secondo e un secondo dal leader e abbiamo lottato sempre fino alla fine per il campionato del mondo». A quelle dichiarazioni così critiche rilasciate dal pilota asturiano rispose il giorno successivo il Presidente Montezemolo "A tutti i grandi campioni che hanno guidato per la Ferrari è sempre stato chiesto di anteporre gli interessi della squadra a quelli personali. Questo è il momento di rimanere calmi, evitare polemiche e dare con umiltà e determinazione il proprio contributo, stando vicino, in pista e fuori, alla squadra e ai suoi uomini”». Incomprensioni che poi alla fine vennero comunque superate, compresa quella sulla scelta dela seconda guida di questa stagione, con Alonso che avrebbe preferito una riconferma di Felipe Massa in rosso, e con la Ferrari che invece puntò sul ritorno di Raikkonen con lo scopo di stimolare maggiormente il pilota di Oviedo. Sfida nettamente vinta da quest'ultimo, con il pilota finlandese che, eccetto la gara del Belgio, ha sempre avuto sopratutto all'inizio grandissime difficoltà ad adattarsi alla monoposto. Incomprensioni, però, riacutizzate negli ultimi tempi, nel corso di una stagione piuttosto complessa per la Rossa, con l'allontanamento di Stefano Domenicali alla vigilia del GP della Cina, le dimissioni del Presidente Montezemolo, e la scomparsa del Presidente della banca di Santander, Emilio Botin. Tutte persone che con Alonso erano riuscite a instaurare un rapporto davvero molto speciale. Già sempre in occasione del Gp dell'Ungheria, Alonso non si era sbottonato sull'ipotesi di rimanere per più tempo in Ferrari, con il contratto in scadenza tra due anni, nel 2016, dichiarando che per ora sarebbe rimasto. Dichiarazioni confermate al termine del GP di Singapore, dall'attuale Team Principal, Marco Mattiacci. "Alonso resta nel 2015? Al momento sì, ma stiamo discutendo come definire i nostri rapporti. Bisogna avere il coraggio di cambiare, io sono chiamato a dare discontinuità e questo può non piacere a tutti". Come dicevamo, queste dichiarazioni di Mattiacci hanno dato il via a tutta una serie di notizie che vorrebbero il pilota Ferrari fuori da Maranello già la prossima stagione a favore della nuova McLaren-Honda, e con il quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel in arrivo alla Rossa. Scenario smentito in queste ore proprio dal pilota tedesco, il quale ha dichiarato a Bild che ha ancora un anno di contratto con Red Bull e che avrebbe continuato a guidare la vettura austriaca. Ricordiamo che Alonso ha un contratto con la Rossa fino al 2016. Il pilota asturiano avrebbe rinnovato volentieri con la Rossa fino al 2019 ma chiedendo un adeguato adeguamento economico tenuto conto che almeno per il momento la Rossa vivrà almeno 1-2 stagioni di transizione prima di poter tornare a puntare al Mondiale oltre ovviamente a delle adeguate garanzie tecniche. Ipotesi che la Rossa non sarebbe intenzionata a considerare, almeno sul fronte economico. Nella giornata poi di mercoledì Marca è intervenuto per fare il punto della situazione sul fronte Alonso, e dichiarando che Alonso in Ferrari sarebbe addirittura vittima di un tradimento con alcune componenti della scuderia che vorrebbero addebitare al pilota asturiano la decisione relativa al suo abbandono. Leggiamo infati su Marca quanto segue "In Italia continuano a filtrare informazioni, provenienti dall'interno della Ferrari, che innervosiscono molto Alonso. C'è chi vuole liberarsi dell'asturiano perché evidenzia ogni weekend che la scuderia è attualmente incapace di offrirgli una monoposto competitiva. E quelli vogliono tre anni tranquilli. Assurdo. Sarebbe in atto una campagna per attribuire al pilota le colpe per un'eventuale rottura del rapporto. Fernando può andarsene quando vuole, anche domani, senza incappare in una penale insostenibile. Non deve far altro che dirlo e finora non lo ha detto, ma anche la Ferrari può congedare in anticipo il pilota con una 'liquidazione'". Sempre secondo Marca apprendiamo che "Alonso ha un'offerta McLaren e ha ricevuto la chiamata diretta della Mercedes: l'ipotesi di uno scambio con Lewis Hamilton non è una strada chiusa". Questi all'incirca i principali fatti che abbimo avuto modo di leggere o sui principali giornali sportivi o su Internet. A questo punto, proviamo a riflettere un attimo, a commentare queste notizie. Non c'è dubbio che la vicenda ruoti attorno a tre protagonisti e a tre squadre: Alonso e la Ferrari; Vettel e la Red Bull, Hamilton e la Mercedes, e poi la Mc Laren-Honda come quarto incomodo. Magari mi sbaglierò, e realmente la Mc Laren-Honda vuole ingaggiare Alonso e stia realmente aspettando Suzuka dove il Circus della Formula 1 sbarcherà la prossima settimana per annunciare l'ingaggio di un campione del mondo nelle sue fila in attesa di questo storico rientro che avverrà il prossimo anno, ma non mi stupirei se almeno per il momento tutta questa storia si risolvesse anche in una semplice bolla di sapone. Proviamo a ragionare con più attenzione. Dunque, la Ferrari guidata dal neo Presidente Sergio Marchionne e da Marco Mattiacci sarebbe intenzionata secondo quanto si legge a fare a meno del suo pilota rappresentativo,,del pilota che, inutile starlo a dire, in questi anni ha letteralmente tenuto in piedi la scuderia di Maranello totalizzando dal primo GP disputato con la Rossa in Bahrain nel 2010 a oggi ben 1162 punti contro i 541 del duo Massa/Raikkonen. Quanto può essere credibile almeno per il momento uno scenario di questo tipo che finirebbe per indebolire la Rossa? Certo, la pazienza di Alonso è arrivata al limite, questo è vero, com'è giusto che sia: a parte il 2010 e il 2012 con una monoposto sviluppata solo per una parte della stagione, nelle altre stagioni il pilota purtroppo non ha potuto lottare realmente per il titolo mondiale. Come è anche vero che ormai il pilota asturiano ha 33 anni, per cui come è giustamente comprensibile, dopo aver aspettato 5 anni con la Rossa in attesa di una monoposto competitiva, ora giustamente punti a una macchina con cui possa immediatamente vincere il titolo mondiale, senza aspettare gli 1-2 anni di transizione richiesti dalla Ferrari. Cosa che la Mc Laren-Honda gli offrirebbe almeno a parole, in attesa poi di vedere a fatti reali come sia realmente la situazione. La domanda però, resta una: ha senso in questo momento cambiare scuderia? Tanti i possibili scenari che questa domanda comporta. Alonso potrebbe anche cambiare scuderia, ma poi per andar dove? La McLaren-Honda, è vero, tra il 1988 e il 1992 scrisse la storia della Formula 1 aggiudicandosi ben 4 titoli piloti tra Ayrton Senna ed Alain Prost denotando una grandissima superiorità tecnica. Siamo però sicuri che con l'attuale forza della Mercedes al momento possa succedere la stessa cosa? Possibile, ma la sensazione che anche alla Mc Laren-Honda possa servire un anno di rodaggio prima di puntare seriamente al titolo mondiale è piuttosto forte. L'unica opzione che potrebbe consentire ad Alonso di avere seriamente una monoposto competitiva per il prossimo anno sarebbe un passaggio in Mercedes. Vero, Rosberg ha rinnovato di recente il contratto, per cui chi rischierebbe maggiormente sarebbe Hamilton, fresco vincitore dell'ultima gara a Singapore. Un'ipotesi al momento piuttosto difficile da considerare come credibile, ma da non escludere nel caso in cui nelle ultimissime gare Hamilton e Rosberg dovessero arrivare di brutto ai ferri corti. Ipotesi impossibile visto che i due sono cresciuti insieme nei kart per cui si conoscono piuttosto bene, ma neanche da escludere poi completamente. Altra ipotesi letta in queste ore: Alonso lascerebbe la Ferrari per fare o un anno sabbatico o per disputare un anno sabbatico con la Lotus. Per carità, vero che dal prossimo anno il team lascerà i motori Renault per passare ai Mercedes; vero che in questi giorni piuttosto curiosamente sul profilo Twitter dela squadra siano state postate delle foto riguardanti la prima vittoria di Alonso con la Renault in Formula 1, ma alla fine la Lotus avrebbe i soldi per acquistare anche se per una stagione il piota asturiano, viste le già presenti difficoltà finanziare? E poi: se anche Alonso lasciasse la Ferrari, la Rossa con chi sostituirebbe il pilota asturiano, in attesa sempre di capire se la prossima stagione saranno 2 o 3 i piloti che i top team potranno schierare viste le difficoltà economiche di diverse scuderie? Il primo candidato potrebbe essere Sebastian Vettel, il quale però ha un contratto con la Red Bull in scadenza a fine 2015. Sebastian, il quale ha sempre avuto voglia un giorno di poter guidare una Ferrari, in questi giorni ha più volte dichiarato che anche la prossima stagione avrebbe guidato la vettura della scuderia di Milton Keynes. La Ferrari pagherebbe la clausola di rescissione del contratto del 4 volte campione del mondo oppure ingaggerebbe un pilota di transizione (Hulkenberg?) da affiancare al già riconfermato Raikkonen per la prossima stagione con un possibile Bianchi alla guida della terza eventuale macchina, con questa seconda prospettiva che sicuramente andrebbe a peggiorare la prossima stagione gli attuali risultati della Rossa? Come avrete già capito, sono tante le domande e i quesiti intorno al mercato piloti della Formula 1 ai quali al momento è difficile dare una risposta. Come nel gioco delle scatole cinesi, si sta aspettando che un elemento si possa tranquillamente risistemare per poi risistemare di conseguenza tutti gli altri pezzi che andrebbero inevitabilmente a mutare e non poco l'equilibrio della futura Formula 1 o almeno di una parte di essa. Da non escludere, infine, una ipotesi, a detta di chi scrive la più probabile: cioè che per il prossimo anno non cambi nulla, con Alonso puntualmente in Ferrari al fianco di Raikkonen, Vettel in Red Bull a battagliare con Ricciardo, Hamilton in Mercedes a lottare con Rosberg e Button al fianco di Magnussen in McLaren-Honda, per poi dalla stagione 2016 far scattare il valzer dei piloti. Ai posteri l'ardua sentenza! Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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