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Il falso allarme del clima Mondiale

Redazione

09.12.2013 ( Aggiornata il 09.12.2013 11:33 )

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Italia-Inghilterra del Mondiale anticipata dalle 3 di notte (ora italiana) alla mezzanotte della notte fra il 14 e il 15 giugno prossimi, per motivi principalmente televisivi. Senza drammi per gli spettatori di Manaus: guarderanno la partita alle 19 brasiliane invece che alle 22: vorrà dire che ceneranno dopo invece che prima. In molti addetti ai lavori (per non parlare dei giornalisti, che però non contano: per noi è sempre migliore il passato) si sono scandalizzati, per questa e per le altre sei partite spostate di orario dopo il sorteggio di venerdì, ma siamo sicuri che non ci fosse un solo inglese felice di vedere la partita alle 2 e un solo italiano felice di farlo alle 3. Insomma, la tivù cattiva stavolta ha fatto un favore a tutti. Questo non toglie che quello degli orari delle partite mondiali sia tuttora considerato un problema serio, con allarmismi e interviste ad ogni tipo di medico o nutrizionista. Ci riferiamo soprattutto alle partite con inizio previsto nel primo pomeriggio, fra cui le due dell'Italia contro Costarica e Uruguay. Nella sola prima fase ne abbiamo contate 17: Messico-Camerun, Australia-Olanda, Australia-Spagna, Olanda-Cile,  Colombia-Grecia, le due degli azzurri, Inghilterra-Costarica, Svizzera-Ecuador, Argentina-Iran, Argentina-Nigeria, Bosnia-Iran, Germania-Portogallo, Germania-Stati Uniti, Portogallo-Ghana, Belgio-Algeria e Belgio-Russia. 17 su 48. Di partite con inizio fra le 16 e le 17 ne sono previste, al momento, 19. Quindi 36 partite su 48 ad alto rischio, secondo una visione italocentrica del clima: il 75%. Però è difficile morire di caldo, anche nelle partite delle 13, nelle città mondiali sul mare o non lontane dal mare: 8 su 12, con il record di Porto Alegre che ha una media di metà giornata, in quel periodo, di circa 15 gradi. L'altitudine di Belo Horizonte e Brasilia dovrebbe togliere qualsiasi problema di disidratazione, tipo Usa '94, anche lì. Poca paura anche per Cuiabà, dove le medie di lungo periodo a metà giornata dicono 22 gradi per giugno-luglio, mentre si soffrirà un po' a Manaus dove la statistica dice 26,5. Insomma, in Brasile in quel mese si può tranquillamente giocare dove vogliono le tivù dei paesi che tengono in strada il carrozzone. Senza dimenticare, oltretutto, che il clima è lo stesso per entrambe le squadre in campo e che a contare non è la provenienza (né tantomeno la razza), ma il giusto acclimamento e il ritiro in un posto fresco. Trenta e passa anni ad esaltare Vigo saranno serviti a qualcosa.

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