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L’ultimo Mondiale di Blatter

Redazione

20.11.2013 ( Aggiornata il 20.11.2013 10:55 )

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L'impresa della Francia, che si è qualificata al Mondiale rimontando due gol all'Ucraina, non ha avuto bisogno degli aiuti arbitrali di quattro anni fa (vittima l'Irlanda di Trapattoni, che ancora si sogna di notte quel gol di Gallas dopo il tocco di mano di Henry) ma è stata comunque piuttosto 'telefonata' visto che tutta la FIFA la desiderava ardentemente. Al netto del gol del 2 a 0 di Benzema, in clamoroso fuorigioco (pochi minuti prima però gliene era stato annullato ingiustamente un altro) e dell'espulsione di Khaceridi (giusta) all'inizio del secondo tempo, la squadra che Deschamps tiene insieme a fatica ha dominato in ogni fase del gioco meritandosi il viaggio in Brasile. E a questo punto Blatter potrà godersi il suo ultimo (forse, comunque si vota nel 2015) torneo iridato da presidente con un campo di partecipanti che non lascia fuori nessuna della grandi nazionali storiche. Brasile, Argentina, Uruguay, Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna: tutti quelli che hanno alzato la coppa ci sono. L'Africa che fornisce il maggior numero di campioni al calcio europeo (Camerun, Costa d'Avorio, Nigeria, Ghana) non manca, così come i grandi mercati tipo Giappone, Russia e Stati Uniti. Manca all'appello solo la Cina, magari in futuro con Lippi…  e poi fra Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic, viste le ultime incomprensioni, forse sarebbe stata più gradita la vittoria della Svezia. Ma Blatter si può consolare, perché il suo ultimo o penultimo urrah avverrà con la presenza della sua Svizzera, oltretutto testa di serie. E quindi? Quello che molti addetti ai lavori considerano l'ultimo Mondiale vero della storia, prima di possibili scissioni o terremoti in seno all'organizzazione del calcio mondiale, avrà in campo tutte le nazionali che hanno contribuito a crearne la storia. Olanda compresa, chissà che non sia la volta buona. Di certo c'è che questo calcio anacronistico, così lontano dalle logiche di club, ha ancora un grande fascino. Un po' come i tornei sull'erba nel tennis. In questo ultimo festival del calcio, diciamo ultimo sperando di sbagliarci, i film in concorso sono stati scelti bene.

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