I migliori e i peggiori dell'11ª giornata

PROMOSSI

Domenico Berardi Classe 1994, trova la prima tripletta in Serie A, sale a cinque gol e regala al Sassuolo la prima affermazione esterna nel massimo campionato. Segna su azione, causa un’espulsione, si procura un rigore e ne trasforma due. Semplicemente perfetto.

Alessio Cerci Indemoniato contro la squadra che lo ha lanciato in Serie A ormai nove anni fa. Rallenta la corsa della Roma segnando l’1-1 nel posticipo e rimette Giuseppe Rossi nel mirino, ora a un solo gol di distanza.

Luca Toni Trascina il Verona nei piani nobili della classifica. Anche lui, come Berardi, raggiunge quota cinque e addirittura si torna a parlare di nazionale. Non male per un classe 1977 che appena due anni fa pareva essere andato a Dubai, per chiudere la carriera.

RIMANDATI

Vladimir Petkovic Il k.o. interno col Genoa rende cupa l’aria a Formello. Una sola vittoria nelle ultime sei uscite, una classifica sempre più anonima, giocatori chiave fuori condizione. Petkovic non cerca alibi e anzi si prende tutte le responsabilità, ma sa che è vietato toppare giovedì in Europa League. Il torneo continentale potrebbe diventare ora il vero obiettivo della stagione laziale.

BOCCIATI

Andrea Costa La Samp è avanti 1-0 col Sassuolo, lui in 5’ rovina la partita, come sinceramente ammetterà a fine match. Prima buca un pallone in area che permette a Berardi di segnare l’1-1, poi commette fallo da rigore sullo stesso Berardi e viene espulso. E dire che il pomeriggio era iniziato con l'assist a Pozzi per il temporaneo vantaggio blucerchiato.

Massimiliano Allegri Per ritrovare un Milan così povero di punti, dobbiamo tornare alla stagione 1981-82, quella che si chiuse con la retrocessione. Il tecnico, sempre più sulla graticola, ammette che è il punto più basso della sua gestione. La curva contesta la società, gli obiettivi di stagione sembrano già sfumati. Non il miglior preambolo per la sfida col Barcellona.

Giovanni Del Bianco twitter: @g_delbianco