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Redazione

26.09.2013 ( Aggiornata il 26.09.2013 10:54 )

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Marco Giampaolo si è aggiunto alla corta lista di allenatori sull'orlo dell'esonero che hanno dato le dimissioni rinunciando così alle proprie spettanze, nel suo caso due anni di ingaggio. La vera notizia è questa, l'onestà dell'ormai ex allenatore del Brescia semi-scomparso (diciamo semi perché il club sapeva dove trovarlo) per due giorni. Anche se va precisato che aspettare l'esonero farebbe comunque parte del gioco, i contratti pluriennali altro non sono che un'assicurazione contro l'aleatorietà del calcio. La cattiva notizia è che Giampaolo è stato messo nelle condizioni di andarsene non da Corioni ma dagli ultras, che in realtà di provincia contano in proporzione molto più che nelle metropoli. Dopo il 'chiarimento' in seguito alla sconfitta di Crotone ed altri simpatici episodi Giampaolo ha capito tante cose, prima fra tutte che a Brescia così come in altri posti non sono solo tifosi più o meno paganti, ma interlocutori fissi dei dirigenti del club. Poi ci si chiede perché i settori degli stadi diversi dalle curve rimangano deserti... Nell'ultima riunione di Lega si è addirittura ascoltata la proposta di raggruppare, in serie B, gli spettatori dietro al lato lungo del campo in favore di telecamera principale. Ecco, risolto il problema, il prossimo passo sarà mettere le sagome usate per simulare le barriere sui calci di punizione. In tutto questo il ritorno in panchina di Gigi Maifredi è poco più di una nota di colore, buona per il solito articolo basato sui ritagli (il rappresentante di champagne, eccetera) e sulle grandi occasioni sprecate (la Juventus 1990-91). Un nome noto ma un po' fuori esercizio: ultima squadra allenata il Maifredi Team 10 anni fa, la squadra che si esibiva nei replay dei goal durante Quelli che il calcio in edizione Simona Ventura, ultima panchina vera la Reggiana nella allora C1 nella stagione 2000-2001. Tutto si può dire di Maifredi, tranne che non capisca di calcio: non a caso da 4 anni Corioni lo ha rivoluto con sé come consulente, dopo i fasti degli anni Ottanta. Un consulente che non gli ha sconsigliato Giampaolo, pur avendo un'idea di gioco ben diversa. Di sicuro entrambi sanno cosa significhi essere considerato un ex emergente, magari a suo tempo più bravo di chi poi ce l'ha fatta. Twitter @StefanoOlivari

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