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Redazione

27.09.2012 ( Aggiornata il 27.09.2012 09:49 )

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Miro Klose è il nostro eroe della quinta giornata della serie A, per un gesto di fair play che gli è venuto poco naturale ma che non per questo è meno importante in un mondo (non solo calcistico) in cui si esalta chi 'è stato bravo a cercare il contatto'. Dopo cinque minuti di Napoli-Lazio, con il risultato sullo zero a zero, l'attaccante tedesco ha infatti deviato in gol il pallone arrivato dal calcio d'angolo di Hernanes. Non di testa come al solito, ma di mano. Gesto di cui si è accorto solo qualche giocatore in campo, pochissimi spettatori del San Paolo e di sicuro non l'arbitro Banti. Nessun complotto contro il Napoli, pare. Il tocco non era facile da vedere e in ogni caso non l'hanno visto neppure i collaboratori di Banti, ne' il guardalinee né tantomeno il giudice di porta che era davvero lì a due passi. C'è voluta la rabbia di De Sanctis e qualche strattone di altri giocatori del Napoli per 'portare' Klose di fronte all'arbitro e confessare senza troppo entusiasmo la sua colpa. Una situazione strana, un giocatore combattuto fra la sua etica fuori dal campo (almeno per gli standard di un tedesco) e quella calcistica che glorifica la vittoria a tutti i costi, ad ogni latitudine. Alla fine Klose ha scelto l'onestà, ma anche in una situazione di pressione come quella il 90% dei suoi colleghi avrebbe scelto la via opposta. Non solo: visto come è andata poi a finire la partita, con Cavani a travolgere la squadra di Petkovic, esistono ben pochi tifosi della Lazio disposti a dire 'bravo' a Klose. E quindi? Il calcio di solito riflette la società che lo circonda, ma con tendenza se possibile verso il peggio. E riusciamo sempre a stupirci anche solo per un episodio di semi-onestà. Twitter @StefanoOlivari

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