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La scommessa sbagliata contro la Lazio

Redazione

10.04.2012 ( Aggiornata il 10.04.2012 18:03 )

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In attesa della futura e futuribile Champions nei sogni di Platini, 64 squadre e addio all'Europa League, la inseguitrici della Lazio stanno iniziando a fare un po' troppo affidamento sugli sviluppi dell'indagine, penale e sportiva, riguardante calcioscommesse. Una scommessa, passateci il termine, abbastanza discutibile e non per il merito della vicenda. Venerdì Mauri e Brocchi saranno interrogati dal procuratore federale Palazzi, poi si vedrà. Reja dice che non c'è niente da temere e che i ragazzi gli hanno assicurato che è tutto a posto, ma visto il precedente delle marce atalantine per Doni è bene non distribuire patentini di onestà (e a maggior ragione di disonestà, non tutti sono meritevoli della radiazione come Moggi e Giraudo) con troppo anticipo. Il nucleo della storia è che la penalizzazione sportiva deve essere afflittiva, cioé deve levare un traguardo raggiunto e non semplicemente punti ininfluenti, ma con una decina e forse più di società di A coinvolte quale pena può essere considerata davvero afflittiva? Se della penalizzazione che facesse perdere il terzo posto da Champions alla Lazio beneficiassero altre società di prossimo coinvolgimento? Ricordiamo gli interrogatori secretati e altri 'pentiti' in arrivo, ma anche l'escalation dei deferimenti di Palazzi. I primi saranno basati sull'inchiesta di Cremona, magari fra un paio di settimane. Poi arriveranno quelli basati su Bari, da Masiello in giù, diciamo a serie A finita ma in piena preparazione per gli Europei. Il calciomercato potrebbe invece essere allietato da nomi ancora più altisonanti e da due procure storicamente 'incisive', come si sta dicendo non solo durante le festicciole calcistiche della domenica sera (le escort parlano solo di Balotelli, mentre i padri di famiglia pagano il silenzio) ma anche nei corridoi della Lega. Insomma, tira un'aria di super-aministia sportiva: solo basandosi sull'omessa denuncia la serie A potrebbe essere azzerata a colpi di dodici mesi di squalifica, mentre la semplice scommessa senza tarocco ne comporterebbe minimo diciotto. La giustizia ordinaria seguirà ovviamente un altro percorso, con sentenze ovviamente a cadavere freddo ma anche garanzie per gli imputati che la giustizia sportiva non potrà mai dare. Twitter @StefanoOlivari

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