Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Le pagelle di serie A: il sogno del Brescia in A, si infrange dopo un solo anno

Buon inizio di campionato per il Brescia che però non riesce a mantenere buone prestazioni in campo e retrocede in serie B.

Redazione

25.06.2011 ( Aggiornata il 25.06.2011 10:00 )

  • Link copiato

BRESCIA Ritornano in serie A dopo 5 anni d’assenza. Buon inizio di campionato frutto di 3 vittorie consecutive nelle prime 4 partite. Ma ben presto le prestazioni calano. Brescia penultimo in classifica e retrocesso. Tutti sotto la sufficienza. Pochi da salvare. ARCARI 6- Titolare per caso, a 32 anni suonati, a conti fatti la massima serie gli sta larga. Buone parate entro i pali, molte incertezze lontano dalla porta. Serviva un portiere più affidabile. ZEBINA 5- Da un campione del suo calibro, con esperienze da vincente a Roma e Torino (ovviamente sponda juventina), ci si aspettava un apporto decisivo per alzare il livello generale della retroguardia bresciana. Invece anche in provincia cade in profonde e dannose amnesie. MARECO 6- Ormai legato ai colori biancoblu delle rondinelle, non fa mancare il consueto apporto di grinta e personalità. ZOBOLI 6.5- Torna a Brescia dopo esperienze altalenanti a Parma e Torino (sponda granata) e si rigenera. Molto attivo e pericoloso in zona gol, salva più volte la baracca che sta affondando in difesa. ZAMBELLI 6.5- Uno dei più positivi, alla prima vera esperienza in serie A  mostra di saper destreggiarsi bene in un ruolo particolarmente sfiancante (esterno destro che deve coprire tutta la fascia di competenza). Può legittimamente ambire ad una piazza più importante, speriamo soltanto che gli infortuni non lo blocchino troppo spesso come finora accaduto nella sua giovane carriera. CORDOVA 6.5 – Purtroppo per il Brescia il suo rendimento è vistosamente calato alla distanza; prima di allora, nel girone di andata, aveva garantito una buona regia, una grande personalità e gol pregiati da posizioni insolite. VASS 5- Ottimo in serie B, inadeguato in serie A. Troppo gracile a livello fisico, il suo ordine a centrocampo non è stato forse sufficientemente supportato a dovere. HETEMAJ 7- La vera rivelazione del Brescia. Poco presente in B, questo venticinquenne (che ha un fratello minore all’Albinoleffe di pari ruolo) ha saputo sfoderare doti eccelse in questa stagione. Corsa, tecnica, facilità di inserimenti improvvisi in area, spola continua. Bravo. DALLAMANO 5,5 – Esperto laterale sinistro, piuttosto anonimo per la verità, raramente trova guizzi vincenti. Buon elemento in cadetteria. DIAMANTI 6,5 – Il voto è una media tra le prodezze di inizio stagione (che gli valsero persino un meritato esordio in Nazionale) e le scene mute del ritorno. Il modulo 3-5-2 non l’ha certo aiutato ad esprimersi al meglio, lui che deve dispensare assist ma nemmeno giocare troppo  lontano dalla porta. Resta una perla il gran gol siglato alla Juventus. EDER 5,5 – Attesissimo dopo gli exploit della passata stagione ad Empoli (capocannoniere della serie B con quasi 30 gol all’attivo) avrebbe dovuto formare nelle intenzioni del focoso presidente Corioni una coppia gol fantastica con Caracciolo, in grado di garantire una (comoda) salvezza alla squadra. Invece solo a sprazzi dimostra il suo vero valore, dando l’impressione di essere ancora acerbo ad alti livelli. CARACCIOLO 7- L’airone delle rondinelle non tradisce, anzi forse confeziona la sua miglior stagione in carriera. Bei gol, quasi tutti decisivi e qualche palo o traversa che lo hanno pure un po’ penalizzato in fase di classifica marcatori. A 30 anni ha raggiunto la piena maturità calcistica. BAIOCCO 5,5 – L’attaccamento a questi colori è encomiabile, così come l’impegno che non gli ha mai fatto difetto. Peccato che gli anni passino e per un corridore come lui pesano ancora di più. ZANETTI 5- Perennemente afflitto da problemi fisici di varia natura, non discutiamo le sue eccelse qualità tecnico-tattiche ampiamente mostrate a Roma, Torino, Milano e in parte a Firenze. Però onde evitare di fare la fine di Christian Vieri, forse sarebbe meglio chiudere in modo più dignitoso una carriera invidiabile. KONE’ 7- Come il finlandese Hetemaj, anche questo aitante e scattante greco ha soddisfatto i propri tifosi. Si è ambientato subito, a sprazzi ha giocato ad alti livelli e ha mostrato grande personalità all’esordio in un campionato difficile come la nostra serie A. Possibile uomo mercato per la prossima stagione. SERENI 4- Che è successo a Matteo Sereni? Probabilmente schiacciato da problemi personali (oltre che da malanni fisici)  perde la proverbiale sicurezza che sapeva diffondere in grande quantità ai compagni meno esperti. Dell’indomito guerriero e trascinatore è rimasto ben poco. Peccato. ACCARDI 6,5- Terribilmente involuto come rendimento rispetto ai convincenti anni con Mazzarri alla Sampdoria, ormai regredito ad un ruolo di secondo piano a Genova, coglie l’occasione di rituffarsi nella mischia in piena bagarre salvezza a Brescia, adattandosi ad un ruolo mai particolarmente amato, l’esterno sinistro in un centrocampo a 5, lui che qualcuno si affrettò ad etichettare come l’ennesimo nuovo Fabio Cannavaro. BERARDI 6- Molto promettente negli anni giovanili, sta accumulando curriculum in un ruolo certamente non facile da interpretare (quello di difensore completo: terzino, centrale a 3, laterale). Alti e bassi, ma tutto sommato positivo. FILIPPINI 6- Indomito guerriero, vale suppergiù lo stesso discorso fatto per Baiocco: solito ardore e impegno, caratteristiche che d’altronde lo hanno accompagnato per tutto l’arco di una lunghissima carriera ma benzina ormai quasi terminata. LANZAFAME 4,5 – Netto passo indietro rispetto ai lampi di Parma. Da giovane si atteggiava a Cristiano Ronaldo, quando ancora furoreggiava in maglia bianconera con Giovinco e Paolucci. La realtà tuttavia parla chiaro: solo a Bari per mezza stagione è riuscito a dimostrare il suo fulgido talento. BEGA 6,5- Uno dei giocatori più esperti di tutto il campionato con le sue 37 primavere portate benissimo, sembrava fuori dai giochi per quanto riguarda una maglia da titolare e invece ha risposto sempre presente, concedendosi pure il lusso di un “golasso”. JONATHAS sv- Buone giocate nel finale, quando la situazione è già compromessa. NANA e TASSI sv- Un buon auspicio per il futuro del Brescia potrebbe essere il lancio di questi due sedicenni (!) all’ultima giornata. In particolare di Lorenzo Tassi, mezz’ala fantasiosa, si è cominciato a parlare già dal ritiro precampionato, quando Corioni lo sponsorizzò al punto di paragonarlo a Roberto Baggio! Un predestinato. Non sempre chi esordisce prestissimo poi raggiunge livelli di eccellenza, ma è vero quasi sempre il contrario: i grandi campioni della storia del calcio italiano hanno esordito sempre precocemente (Rivera, Maldini, Pirlo, Totti…). Gianni Gardon

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi