Bastava avere fede: il Signore è la sua forza e, lui, due giorni fa, è stato la forza della Fiorentina. È la storia di un incontro e di una rinascita: «Ringrazio Dio per il conforto che mi ha dato in questo periodo difficile. Ho scelto di dedicare la mia vita al Signore, gioco e vivo per lui» . I gol, però, non sono piovuti dal cielo: con i due segnati all’Udinese, Gaetano D’Agostino è il miglior centrocampista del campionato se si guarda al rapporto con i minuti giocati. Domenica aveva la maglia titolare ed è stato un mezzo miracolo (sportivo), visto che l’evento non si verificava dalla trasferta di Parma: nel mezzo quasi tre mesi di panchine ed «è durante quel momento che ho ricevuto altre parole dal Signore, che mi diceva di aspettare il mio tempo» . (...) Ma non è per la partita (e la doppietta) che si deve parlare di rinascita. Questa è un’altra storia e risale a qualche mese fa: «Credo solo in Gesù, da un po’ di tempo frequento i miei fratelli del centro cristiano, e mi sento libero di amare per come ci ama il Signore» . Incontro Lorenzo Lippi è il pastore del centro cristiano «Fede, Speranza, Amore» di Osmannoro, periferia nord di Firenze, dove D’Agostino si vede tre volte a settimana: «L’incontro con Gesù è un’esperienza personale e rigenerante, per Gaetano e sua moglie Selene è stato così, hanno aperto il loro cuore al Signore. Qui si studia la Bibbia e si prega tutti insieme, Gaetano partecipa con grande coinvolgimento. Come gioca in campo, gioca nella vita. In questi mesi è stato messo alla prova e ha reagito in maniera diversa da come avrebbe fatto prima di incontrare Gesù» . Vale a dire, tre mesi fuori senza fare la minima polemica, anzi. La parola di Dio ora gira anche nello spogliatoio: «So che Gaetano testimonia la sua fede tra i compagni» conclude Lorenzo. (...) Fonte: Alessandra Gozzini per La Gazzetta dello Sport, la versione completa dell'articolo è su www.gazzetta.it