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José Mourinho

I difficili inizi dell'allenatore più amato e odiato del mondo. Figlio di un portiere, sfiora il professionismo come calciatore ma sa già che i risultati li otterrà in panchina e per questo studia fin da bambino. Ben cosciente che il calcio non è solo tattica...

Redazione

27.02.2011 ( Aggiornata il 27.02.2011 03:33 )

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José Mário dos Santos Félix Mourinho nasce il 26 gennaio 1963 in Portogallo, a Setubal...suo padre Felix Mourinho ha giocato a calcio come portiere nel Belenenses e nel Vitoria Setubal, arrivando anche a vestire una volta la maglia della nazionale...sua madre Maria Júlia Carrajola dos Santos è di famiglia ricca (costruttori, fra l'altro anche delle stadio di Setubal) e fa l'insegnante in una scuola elementare...c'è anche una sorella maggiore, Teresa, nata nel 1960...la caduta del regime di Salazar, nel 1974, è per le finanze della famiglia Mourinho un brutto colpo: perdono tutto, tranne un terreno a Palmela...il bambino José prende la passione per il calcio dal padre, che stupisce con la sua conoscenza nel dettaglio di tattiche e giocatori...poi riesce ad entrare nelle giovanili del Belenenses, passando poi al Rio Ave nel periodo in cui suo padre lo allena, ripassando poi al Belenenses e chiudendo la sua breve carriera professionistica nel Sesimbra e nel Comercio e Industria...su insistenza della madre si iscrive all'università, facoltà di economia, ma il pensiero è sempre al calcio...lascia economia e si iscrive all'Istituto Superiore di educazione fisica...è uno dei migliori del suo corso, continua a studiare calcio ma nel frattempo insegna educazione fisica alle scuole medie e nelle palestre...prende il patentino da allenatore e frequenta corsi di aggiornamento, in uno di questi l'ex c.t. della Scozia Andy Roxburgh gli fa complimenti per le sue considerazioni tattiche...Mourinho legge anche libri di psicologia, convinto che in un mondo cui la tattica è conosciuta da tutti la differenza la faccia il lavoro individuale sui giocatori...è sicuro di avere ragione, anche in un'epoca in cui la gloria sembra lontanissima...soprattutto per uno che come calciatore non ha brillato.

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