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La passeggiata della Pro Vercelli

29 - I dibattiti dell'estate 1911 portano ad una sostanziale conferma dell'assurda formula dell'anno prima. In sostanza un campionato 'vero', la cui vincitrice incontrerà in una finale zoppa la vincitrice del girone veneto-emiliano. Il campionato vero viene almeno giocato da un numero pari di squadre: le 9 dell'anno prima diventano 10 con l'ammissione del Casale...

Redazione

13.01.2011 ( Aggiornata il 13.01.2011 04:36 )

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Il cruccio della FIGC è quello di non riuscire ancora a diffondere il calcio di (relativamente) alto livello in tutta Italia, ma i dibattiti dell'estate 1911 portano ad una sostanziale conferma dell'assurda formula dell'anno prima. In sostanza un campionato 'vero', la cui vincitrice incontrerà in una finale zoppa la vincitrice del girone veneto-emiliano. Il campionato vero viene almeno giocato da un numero pari di squadre: le 9 dell'anno prima diventano 10 con l'ammissione del Casale. Non proprio una promozione, ma qualcosa di simile: infatti nella stagione 1910-11 Casale e Racing Libertas Milano sono state le squadre migliori dei gironi piemontese e lombardo di seconda categoria e in maniera del tutto arbitraria (in quello pseudo-campionato cadetto sono coinvolte anche altre tre regioni) vengono invitate dalla FIGC a giocare uno spareggio per conquistarsi il diritto di essere la decima della Prima Categoria. In questa fase parlare di diritto sportivo è una forzatura, perché è già un miracolo trovare dieci club in possesso dei requisiti minimi per la Prima Categoria. Sul piano sportivo la Pro Vercelli vince ancora il campionato dei grandi, superando di un punto il Milan, scherzando poi con il Venezia (sei a zero e sette a zero) nella doppia finale. La Pro Vercelli, spina dorsale della Nazionale, è una degna campione d'Italia ma i campionati sono ben lontani da un'organizzazione e da una diffusione territoriale accettabili. Il Centro-Sud viene gestito atttarverso la cosiddetta Terza Categoria Regionale, nient'altro che una serie di tornei locali con campioni solo locali e nessun interscambio con le categorie teoricamente superiori. Diciamo teoricamente perchè i confronti, anche a livello di amichevoli, sono rarissimi. Una fase confusa e tutto sommato triste del nostro calcio, che fra poco vivrà la sua prima grande avventura con la Nazionale: i Giochi Olimpici di Stoccolma. Stefano Olivari stefano@indiscreto.it

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