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Lo spirito dell'Inter

21 - Nel 1908 il dibattito 'straniero sì-straniero no' appassiona più del livello di quello che si vede in campo, portando a litigi e scissioni praticamente in ogni parte d'Italia. La più famosa di queste vicende riguarda il Milan...

Redazione

05.01.2011 ( Aggiornata il 05.01.2011 04:26 )

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Nel 1908 il dibattito 'straniero sì-straniero no' appassiona più del livello di quello che si vede in campo, portando a litigi e scissioni praticamente in ogni parte d'Italia. La più famosa di queste vicende riguarda il Milan, assente dal campionato 1908 per protesta contro l'improvvisazione della FIF (diventerà FIGC nel 1909) nella chiusura ai giocatori non italiani. Nel merito molti soci rossoneri sono in realtà d'accordo con la federazione, pensando che il calcio italiano debba essere riservato agli italiani. Fra i contrari ovviamente i soci non italiani (quasi tutti svizzeri) ma anche diversi italiani, che un giorno di marzo (il 9) decidono di staccarsi dal Milan e di fondare una nuova entità calcistica milanese che andrà ad aggiungersi ai rossoneri, alla Milanese e all'Ausonia. Nasce il Football Club Internazionale Milano, cioè l'Inter, proprio in questa chiave liberista e libertaria. Nel 1909 con gli stranieri è della partita anche il Veneto, per merito del Venezia. In Liguria, Piemonte e Lombardia gli scontri sono appassionanti, il calcio sta davvero decollando. Anche come polemiche, visto che le grandi tradizionali accusano la federazione di parteggiare per i club che non hanno partecipato all'ammutinamento dell'anno prima. E' una critica fondata, visto che delle grandi passa alle semifinali nazionali solo Genoa dopo un drammatico spareggio con l'Andrea Doria. I rossoblu si trovano di fronte una Pro Vercelli che è più forte del previsto e che lo supera pareggiando in trasferta nella partita di ritorno, in un clima infuocato che la federazione fatica a gestire: borghesi di città contro professionisti di provincia, una contrapposizione tagliata con l'accetta ma che può rendere l'idea. Nell'altra semifinale la Milanese passeggia, nel vero senso dell'espressione, con il Venezia (7 a 1 e 11 a 2...) ma la finale decreta un altro suo secondo posto nonostante la gara di ritorno a Milano. Per la Pro Vercelli è il secondo titolo di Prima Categoria, per il calcio italiano il momento di un altro salto di qualità: le qualificazioni su base regionale, riducendo poi il vero campionato a poche partite, non bastano più. Stefano Olivari stefano@indiscreto.it

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