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La leggenda della Palla Dapples

16 - Questa challenge oggi dimenticata è considerata nei suoi quasi 7 anni di vita di sicuro più importante dei tornei FIF e FGNI: la sua storia termina quando la federazione decide di dare centralità al campionato...

Redazione

31.12.2010 ( Aggiornata il 31.12.2010 04:42 )

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La storia della Palla Dapples non è solo una mania per chiunque pensi che ‘vecchio è bello’, ma è rappresentativa degli sforzi che deve fare il calcio del primo Novecento per uscire dal ghetto. Prima di tutto bisogna dire che è a tutti gli effetti una manifestazione ufficiale della federazione, che ne scrive lo statuto. Un po’ come se oggi la Figc curasse la redazione del regolamento del Birra Moretti. La seconda cosa da dire è che i media, che poi all’epoca sarebbero solo i giornali, si innamorano dello spirito di questa sfida continua e più intuitiva rispetto alla formula del campionato. Sfida che viene lanciata a voce, come abbiamo visto, ma può esserlo anche a mezzo raccomandata o telegramma. Scendono in campo avvocati, spesso giocatori delle squadre coinvolte, e presunti esperti di regolamenti: si arriva all’estremo di comunicare a voce la sfida ai vincitori ancora sudati in presenza di due testimoni e di un notaio. Fa epoca nel 1908 un clamoroso litigio fra Milan e Juventus, che si recano entrambe a Vercelli convinte di avere il diritto di sfidare la Pro Vercelli (questione di minuti nella spedizione del telegramma qualche giorno prima). Ne nasce un putiferio, con il segretario della FIF Baraldi che dà ragione alla Juventus e la fa scendere in campo. L’aspetto davvero interessante è che il calcio riesce a farsi largo sui giornali non in virtù della sua bellezza ma per le sue polemiche. E siamo nel 1908…La Palla Dapples, oggi dimenticata (anche dalla storia del Milan, che vince 23 di queste sfide), è considerata nei suoi quasi 7 anni di vita di sicuro più importante dei campionati FIF e FGNI: la sua storia termina quando la federazione decide di dare centralità al campionato, che nel frattempo ha allargato la sua base, e di essere più restrittiva nei confronti di tutto ciò che è straniero. Sta per nascere la Nazionale, sta per finire l’età pionieristica. (16-continua) Stefano Olivari stefano@indiscreto.it

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