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Schalke per niente Felix

Tre sconfitte in Bundesliga nei primi tre turni, quindi la battuta d’arresto alla prima di Champions League, in casa di un Lione tutt’altro che irresistibile, i risultati di questo inizio di campionato condannano inesorabilmente lo Schalke 04. Quali sono i motivi di questa falsa, terribile partenza?

Redazione

17.09.2010 ( Aggiornata il 17.09.2010 09:38 )

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Het was wéér niks, Felix”. Ancora niente, Felix. Giudizio del quotidiano tedesco Bild, impietoso quanto i numeri riguardanti l’inizio di stagione dello Schalke 04. Tre sconfitte in Bundesliga nei primi tre turni, quindi la battuta d’arresto alla prima di Champions League, in casa di un Lione tutt’altro che irresistibile. Senza dimenticare l’antipasto della Supercoppa tedesca, lasciata senza colpo ferire al Bayern Monaco. Proprio la sconfitta contro i bavaresi aveva provocato lo sfogo di Magath. “Non abbiamo la qualità necessaria per competere contro i grandi club”. I nuovi Raul e Christoph Metzelder non potevano certo bastare. L’arrivo dello spagnolo lambisce i confini del colpo mediatico, di quelli che impennano vendite di magliette e abbonamenti piuttosto che il rendimento della squadra, mentre Metzelder rappresenta l’incognita per eccellenza a causa dei continui problemi fisici. Gli ultimi giorni di mercato però hanno portato a Gelsenkirchen Ciprian Deac, Josè Manuel Jurado e soprattutto Klaas-Jan Huntelaar, l’acquisto più costoso nella storia dello Schalke 04 (14 milioni di euro, battuto il primato di Jefferson Farfàn, costato 4 milioni in meno). Nuovi arrivi il cui inserimento si sta dimostrando più problematico del previsto. Deac non ha ancora giocato in Bundesliga (contro il Lione si è capito il perché), Huntelaar non si è ancora scrollato di dosso la malinconia milanese, Raul è stato colpito e affondato dall’impietoso confronto con l’ex compagno Van Nistelrooy alla prima di campionato, e non si è ancora ripreso. Squadre coese e dalla forte identità hanno sempre caratterizzato la carriera di allenatore di Magath. Basta pensare al Wolfsburg campione di Germania 2009, e paragonarlo a quello di Veh o di McClaren. Ma dopo il buon campionato dello scorso anno, il suo Schalke sembra essere ripartito da zero. Un cantiere aperto, dove però i lavori sono iniziati tardi. E spesso le consegne non sono chiare, come insegna il caso del giovane talento Christop Moritz, spostato dalla mediana nelle retrovie, a destra, e autore dello sciagurato retropassaggio che ha mandato in gol Bastos. Domenica arriva il Kohlenpott-derby, il sentitissimo derby della Ruhr contro il Borussia Dortmund. Un test vitale per capire che direzione prenderà la stagione dello Schalke 04. E per conoscere qual è il credito residuo a disposizione di Felix Magath.

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