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Formula 1, presentazione Gp Azerbaijan

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© Getty Images
La Formula 1 approda sulle strade di Baku per la diciassettesima prova del Mondiale 2025, con la McLaren a un passo dalla conquista del titolo costruttori

Il primo di otto matchpoint a disposizione. La McLaren si presenta a Baku per il Gp d’Azerbaijan (diciassettesima prova del Mondiale 2025 di Formula 1) con la consapevolezza di poter già conquistare questo fine settimana il Campionato Costruttori (andando così a bissare la vittoria della scorsa stagione): al team di Woking basterà ottenere nove punti in più della Ferrari (vincendo ad esempio la gara, e arrivando al contempo secondo o terzo) per far sua la coppa tradizionalmente riservata alle squadre. Non sarà, però, un’impresa facile, visto e considerato che le caratteristiche del Baku City Circuit non sembrano essere del tutto favorevoli alla MCL39, monoposto che come ben sappiamo è solita dare il meglio di se su piste caratterizzate da curve a medio-bassa velocità, mentre il circuito cittadino di Baku è una sorta di circuito stop&go, caratterizzato da lunghi rettilinei intervallati da curve lente (nella maggior parte dei casi cieche a 90°) . In questa condizione McLaren è solita perdere un po' di quell’efficienza aerodinamica che caratterizza la MCL39 sulla maggior parte delle piste presenti nel calendario, come peraltro abbiamo avuto modo di vedere a Monza, dove di fatto sia Norris che Piastri non sono riusciti a fronteggiare la superiorità della Red Bull, perfettamente a suo agio in condizioni di basso carico aerodinamico. 
Non solo: se a Monza la McLaren riusciva comunque a limitare nel secondo settore il ritardo accumulato nel primo e nel terzo settore alla luce del maggior carico aerodinamico presente sulla MCL39, questa scelta a Baku potrebbe rivelarsi poco favorevole, visto e considerato che le curve lente presenti sul circuito azero non consentono di generare molto carico per via della velocità non troppo alta di percorrenza. 

Ecco, quindi, perché (pur rimanendo comunque di base favorita sia con Norris che con Piastri per via della superiorità tecnica espressa nel corso della stagione) la McLaren potrebbe essere più facilmente attaccata a Baku dai principali rivali. A cominciare dalla Red Bull, che, come già detto, a Monza in condizioni di basso carico aerodinamico si è comportata molto bene con Max Verstappen al punto da battere le McLaren e vincere il Gp d’Italia, evidenziando una apprezzabilissima efficienza aerodinamica alle alte velocità, facilitata anche dal nuovo fondo introdotto proprio sulla pista brianzola, e che fin dal suo debutto si è subito comportato molto bene. Se a Monza solo Verstappen poteva contare sul nuovo fondo, a Baku anche Tsunoda potrà contare su questo aggiornamento, per cui ci sarà grande attesa per capire se (come avvenuto in Italia) anche in Azerbaijan la Red Bull potrebbe essere in lotta per la vittoria con Verstappen, o se quello di Monza è stato solamente un episodio isolato. 

Chi spera di poter mettere fine al suo digiuno stagionale di vittorie è la Ferrari, che punta sul feeling di Leclerc con la pista azera, che l’ha visto regolarmente andare in pole position negli ultimi quattro anni consecutivi (dal 2021 al 2024), salvo però non conquistare mai la gara. Come dichiarato dal pilota monegasco al termine del Gp d’Italia, Baku rappresenta la prima di tre piste favorevoli alla SF-25 (assieme a quelle di Singapore e di Las Vegas) per poter puntare alla vittoria.

Non sarà però un’impresa facile per la scuderia di Maranello, la quale potrebbe nuovamente soffrire sopratutto in gara per via dell’eccessivo consumo del plank, visto e considerato che le attuali monoposto ad effetto suolo quando affrontano rettilinei particolarmente lunghi come quello di Baku (2.2 Km) vengono schiacciate verso terra, andando così a consumare maggiormente il pattino. Problema risolvibile irrigidendo non poco le sospensioni ed alzando la monoposto da terra, ma con il serio rischio di avere delle ripercussioni sotto il profilo prestazionale. L’auspicio, quindi, è che (imparando dagli errori di assetto fatti a Monza) la Ferrari possa riuscire a deliberare un assetto che le consenta di essere sia prestazionale che al contempo rispettosa delle altezze da terra previste dal Regolamento, mettendo così sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton nelle condizioni di poter seriamente lottare per la vittoria, o quantomeno per un posto sul podio (obiettivo ritenuto più plausibile dall’eptacampione del mondo inglese). 

Un vero e proprio punto interrogativo è rappresentato dalla Mercedes, chiamata a una prova d’orgoglio dopo il deludente weekend di Monza: se da una parte la W16 paga il fatto di non avere (rispetto a Ferrari e Red Bull) un’ala posteriore da basso carico, dall’altra, però, potrebbe essere comunque particolarmente efficiente sotto il profilo aerodinamico nell’affrontare una pista stop&go quella di Baku. 
Soffermandoci un momento sui piloti, l’auspicio forte e sentito è che in un weekend che ha visto Russell rinunciare agli incontri con i media del giovedì pomeriggio per motivi di salute (sarà regolarmente al via della FP1) il più giovane Andrea Kimi Antonelli possa finalmente disputare un weekend di gara regolare (senza errori o incidenti nelle libere) che gli possano consentire di poter estrarre il massimo potenziale dalla sua monoposto. 

Un cenno, infine, alle previsioni meteo: se la giornata di venerdì è prevista soleggiata, per la mattina di sabato è prevista pioggia, con un deciso aumento del vento sia nella giornata di sabato che in quella di domenica.