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Norris-Piastri: è doppietta McLaren in Austria!

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© Getty Images
Lando Norris conquista il Gp d’Austria precedendo il compagno di squadra Oscar Piastri e le Ferrari di Leclerc e di Hamilton. Primi punti in F1 per Gabriel Bortoleto

Un dominio netto, mai messo in alcun modo in discussione. Dopo essere tornata in pole a Spielberg dopo 25 anni, la McLaren fa suo anche il Gp d’Austria (undicesima prova del Mondiale 2025 di Formula 1) con Lando Norris che sul traguardo ha preceduto di 2”695 il compagno di squadra Oscar Piastri e rispettivamente di 19”820 e di 29”020 le Ferrari di Charles Leclerc e di Lewis Hamilton al termine di una gara che il team di Woking ha di fatto sempre avuto in mano, su una pista che ha esaltato una volta di più i pregi della MCL39. 

Già in fase di partenza la McLaren è riuscita a mettere entrambi i piloti dinanzi ai principali avversari: al via, infatti, oltre a mantenere la testa della corsa, Norris spostandosi sulla sua destra  quasi a chiudere la strada alla Ferrari di Charles Leclerc (partito anch’egli piuttosto bene) va a creare una sorta di pertugio a favore di Piastri, che il pilota australiano riesce a sfruttare molto bene, sopravanzando in curva 1 la Rossa del pilota monegasco, salendo così in seconda posizione. Dopo l’ingresso della Safety Car (necessaria per rimuovere sia la Mercedes di Andrea Kimi Antonelli che la Red Bull di Max Verstappen dopo il contatto tra i due avvenuto nel corso del primo giro in curva 3 e costato il ritiro per entrambi), la gara riprende con le due McLaren che giro dopo giro cominciano a fare il vuoto alle loro spalle, approfittando del regime di lift and coast richiesto nel primo stint di gara alla Ferrari di Charles Leclerc un po' su tutte le curve per proteggere l’impianto frenante da un possibile surriscaldamento. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Norris e Piastri sono così nella condizione di poter fare gara a se, con il pilota australiano che nel corso dell’undicesimo giro tenta di superare il compagno di squadra sfruttando l’allungo tra curva 2 e 3, e con Norris abile a sfruttare curva 3 per superare a sua volta Piastri, riprendendosi così il comando della gara. Tra i due piloti McLaren è chiaramente gara libera (a maggior ragione dopo il ritiro di Verstappen), ma questo non vuol dire prendersi gioco forza dei rischi, o andare a incontro a degli incidenti come quello occorso due settimane fa a Norris in Canada. Eppure, nel corso del 20°giro è Piastri ad andare vicinissimo al patatrac, con il pilota australiano (in scia a Norris nell’allungo tra curva 2 e 3) che tenta il sorpasso in prossimità di curva 4 arrivando però a gomme fumanti, e mancando per pochissimo il compagno di squadra. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Se al termine di quella tornata Norris si ferma ai box per effettuare la sua prima sosta, Piastri si fermerà ai box solo nel corso del 25°giro, tornando in pista staccato di quasi sei secondi dal compagno di squadra. Un distacco maturato a causa proprio di quei cinque giri in più effettuati dal pilota australiano con il flatspot presente sulle sue gomme. 

Se con il passare dei giri Piastri prova ad avvicinarsi a Norris anche approfittando dei doppiaggi (con il distacco che oscilla tra i 3”6 del 45°giro e i 4”2 del 50°giro), tra il 52° e il 53°giro i due piloti McLaren si fermano nuovamente ai box per effettuare la seconda e ultima sosta, con Norris che torna in testa con circa 4”3 nei confronti del compagno di squadra. Le ultime tornate vedranno Piastri riavvicinarsi progressivamente a Norris perdendo pochissimo tempo nei doppiaggi (con il gap tra i due ridottosi a circa un secondo e mezzo nel corso del penultimo giro), senza però riuscire l’occasione giusta per un ulteriore duello. 
Lando Norris può così aggiudicarsi il Gp d’Austria con 2”695 nei confronti della McLaren gemella di Oscar Piastri

Su una pista come quella del Red Bull Ring destinata come già detto ad esaltare i pregi della MCL39, la McLaren coglie, dunque, un’importante affermazione, dimostrando che quello del Canada è stato chiaramente un passo falso. Merito senza ombra di dubbio dei piloti (e in particolare di un Lando Norris che da sempre ha un fortissimo feeling con il circuito austriaco che lo vide cogliere cinque anni fa il suo primo podio in Formula 1), ma anche e sopratutto (come sottolineato ai microfoni di Sky dal Team Principal Andrea Stella) del duro lavoro fatto dai tecnici del team di Woking sotto il profilo degli aggiornamenti (la nuova ala anteriore, le prese d’aria anteriori, la sospensione anteriore, oltre che alcune modifiche al telaio) per provare a migliorare ulteriormente una monoposto già di per se molto competitiva. 

©Fia

La vittoria di Lando Norris ha visto anche un momento speciale al momento della premiazione sul podio: a consegnare la medaglia (destinata dalla Federazione al vincitore del Gp) è stato a sorpresa l’ex patron del Circus, il 94enne Bernie Ecclestone in sostituzione del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem, assente a Spielberg. Mai in passato Ecclestone era salito su un podio al termine di una gara della massima serie motoristica. 
Così l’ex patron della Formula 1 ha raccontato questo momento così speciale sul sito della Federazione. "Penso sia davvero bello che il Presidente (Ben Sulayem n.d.r) si congratuli personalmente con il vincitore. Non potendo assistere alla gara di Formula 1 qui in Austria, mi ha chiesto di consegnargli la medaglia, cosa che sono lieto e onorato di fare. È stato anche fantastico essere lì, anche se può sembrare strano, ma è stata la prima volta in quasi 70 anni di questo sport che sono salito sul podio! Quindi, anche questo è stato bello".

Alle spalle delle McLaren troviamo in terza e quarta posizione le Ferrari di Charles Leclerc e di Lewis Hamilton, autrici di una gara tutto sommato in solitaria, avendo tagliato il traguardo staccate dalla McLaren ma al contempo in deciso vantaggio rispetto agli inseguitori (la Mercedes di Russell). 
Nel caso di Leclerc, il pilota monegasco per buona parte del primo e del secondo stint di gara è stato costretto ad effettuare costantemente su ogni curva il cosiddetto “lift and coast” per cercare di mantenere le temperature dei freni nella consueta finestra di esercizio senza rischiare alcun tipo di surriscaldamento ed è stata proprio questa procedura a determinare buona parte del gap accusato dal pilota monegasco nei confronti delle due McLaren. 
Al termine della gara (ai microfoni di Mara Sangiorgio, Sky Sport) Leclerc ha sottolineato come purtroppo ci sia stato tanto “lift and coast” e tanto management da fare, sostenendo come sia molto difficile guidare la macchina in quella maniera, pur comprendendo ovviamente la necessità di fare ciò per massimizzare il comportamento della macchina in gara. Anche avendo avuto però una gara perfetta, il pilota monegasco non crede che la McLaren sarebbe stata raggiungibile, però al contempo rileva come la squadra stia facendo dei passi avanti, sostenendo che l’upgrade portato in Austria sia stato di aiuto per il podio odierno, ma che bisogna continuare a spingere al massimo, auspicando che i prossimi aggiornamenti in arrivo possano aiutare la squadra a fare un ulteriore passo avanti.

Nel caso di Hamilton, invece, una volta superata nel corso del primo giro la Mercedes di George Russell, l’eptacampione del mondo inglese ha avuto vita tutto sommato facile nel tenersi alle spalle l’ex compagno di squadra. 
Da registrare nel corso del 50°giro una divergenza tra Hamilton e il suo ingegnere di pista Ricciardo Adami in merito alla possibilità di una seconda sosta, con il campione inglese che avrebbe preferito proseguire in modo da superare in pista il compagno di squadra Leclerc senza effettuare la seconda sosta, e con Adami che di fatto ha imposto a Lewis la seconda sosta, applicando una strategia simile a quella utilizzata dallo stesso Leclerc. Una strategia nel complesso assolutamente corretta quella studiata dal muretto della Ferrari, e non è un caso se a fine gara le comunicazioni tra Hamilton e Adami siano tornate ad essere piuttosto distese, all’insegna dei complimenti reciproci. 

Al termine della gara, intervistato da Mara Sangiorgio (Sky Sport), Hamilton ha sottolineato come la squadra sia progredita in questa corsa, ringraziando per il team per il passo avanti fatto che lo ha portato ad essere il secondo team più veloce. In qualifica il campione inglese ha raccontato di aver scoperto un problemino che alla fine lo ha portato ad essere più lento di circa un decimo, in gara Lewis fatica ancora un pochino con la SF-25 accusando sottosterzo sopratutto ad alta velocità, motivo per il quale bisogna ancora continuare ad attaccare, in quanto secondo Hamilton è possibile ancora migliorare. 

Una Ferrari che esce da Spielberg (in una giornata che ha visto il Team Principal Frederc Vasseur lasciare il circuito per tornare a casa nella mattinata di domenica per un problema di carattere personale, sostituito dal vice Jerome D'Ambrosio) con la consapevolezza al momento di essere la seconda forza alle spalle della McLaren (cosa ulteriormente ribadita dal secondo posto nuovamente riconquistato in Classifica Costruttori grazie al sorpasso nei confronti della Mercedes) e chiamata adesso a ulteriori conferme nella prossima gara di campionato a Silverstone, in casa di Lewis Hamilton. 

In quinta posizione troviamo George Russell al termine di una gara piuttosto negativa per la Mercedes, che deve registrare già nel corso del primo giro il ritiro di Andrea Kimi Antonelli. Se in Canada la W16 si era comportata davvero molto bene portando al successo Russell, in Austria la W16 è tornata a palesare i limiti tecnici che già avevamo visto in precedenza a Imola e a Barcellona, palesando una volta di più tutte le sue criticità per quanto riguarda il surriscaldamento delle gomme posteriori. Una volta subito nel corso del primo giro il sorpasso ad opera della Ferrari dell’ex compagno di squadra Lewis Hamilton, Russell non è stato minimamente in grado di impensierire l’eptacampione del mondo inglese, chiudendo staccato di 33”376 dal ferrarista. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Gara di fatto mai iniziata per Andrea Kimi Antonelli, con il giovane pilota bolognese che nel corso del primo giro è arrivato in curva 3 perdendo il retrotreno della sua W16 e finendo per centrare in pieno la Red Bull di Max Verstappen, con entrambi i piloti costretti al ritiro. Se nel dopo gara Antonelli è stato punito con tre posizioni di penalità in griglia da scontare nel prossimo Gp in programma domenica prossima a Silverstone (oltre che con due punti sulla Superlicenza), il ritiro costa molto caro anche a Max Verstappen, che vede salire a 61 i punti da recuperare in Classifica Piloti nei confronti del leader Oscar Piastri

In una giornata negativa per la Red Bull (con il ritiro di Verstappen nel corso del primo giro e il sedicesimo posto di Yuki Tsunoda al termine di una gara assolutamente da dimenticare) a brillare è la stella del sopra raffigurato Liam Lawson, che regala alla Racing Bulls un meritatissimo sesto posto e che dimostra finalmente di essersi messo alle spalle la retrocessione da parte della Red Bull dopo le prime due gare di campionato corse al fianco di Verstappen. 
Nel corso del weekend non solo Lawson si è molto ben comportato in pista sia nelle libere che in qualifica, ma anche in gara è riuscito a fare meglio del proprio compagno di squadra Isack Hadjar, dodicesimo al traguardo. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Alle spalle di Lawson troviamo in settima posizione Fernando Alonso (autore di una gara positiva) che ha preceduto sul traguardo Gabriel Bortoleto (di cui Fernando è manager). I due nel finale hanno dato vita a un duello intenso per la conquista della settima posizione vinto dal campione asturiano, il quale a fine gara non ha esitato ad andare a congratularsi con il giovane pilota brasiliano della Sauber, autore di una gara piuttosto interessante che lo ha portato a punti e non a caso premiata dagli appassionati di tutto il mondo con il Driver Of The Day
L’ottavo posto fa si che a 20 anni, 8 mesi e 15 giorni Bortoleto diventi il pilota brasiliano più giovane ad andare a punti nella massima serie motoristica battendo il record detenuto fino a questo momento da Felipe Massa (andato per la prima volta a punti in Formula 1 a 20 anni, 10 mesi e 20 giorni al termine del Gp di Malesia 2002 grazie al sesto posto ottenuto al volante della Sauber Petronas motorizzata Ferrari). 

Dietro all’ottavo posto di Bortoleto oltre che al grande talento del giovane pilota brasiliano c’è anche il grande passo avanti evidenziato dalla Sauber nell’ultimo periodo, ben evidenziato anche dal nono posto del più esperto compagno di squadra Nico Hulkenberg, partito dal fondo della griglia, ed autore di una positiva gara di rimonta. 

A chiudere la top ten troviamo la Haas di Esteban Ocon, autore di una gara in rimonta piuttosto efficace. 
Giornata da dimenticare, infine, in casa Williams: se Carlos Sainz Jr è stato costretto al ritiro una volta schieratosi in pitlane (dopo aver fatto molta fatica a lasciare la griglia di partenza per il giro di formazione) per un problema ai freni posteriori (con tanto di fiamme, che hanno richiesto l’intervento degli estintori), anche Alexander Albon per un problema tecnico non precisato è stato costretto a ritirarsi nel corso del 15°Giro. 

Le Classifiche iridate 

In Classifica Piloti Oscar Piastri resta in testa con 216 punti, con il compagno di squadra Lando Norris (secondo) a quota 201. In terza posizione troviamo Max Verstappen con 155 punti, seguito da Russell (146), Leclerc (119), Hamilton (91), Antonelli (63), Albon (42), Ocon (23), Hulkenberg (22), Hadjar (21), Stroll e Alonso (14), Sainz (13), Lawson (12), Gasly (11), Tsunoda (10),  Bearman (6) e  Bortoleto (4).

In Classifica Costruttori la McLaren è in testa con 417 punti, seguita da Ferrari (210), Mercedes (209), Red Bull (162), Williams (55), Racing Bulls (36), Haas (29), Aston Martin (28), Sauber (26), Alpine (11). 

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 6 Luglio con il Gp di Gran Bretagna, che verrà trasmesso in diretta pay da Sky (e in streaming su Now) e in differita pomeridiana in chiaro su TV8.