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Daniel Ricciardo e l’addio alla Formula 1

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© Getty Images
Con un comunicato ufficiale la Racing Bulls ha ufficializzato l’avvicendamento a partire dal Gp degli Usa tra Ricciardo (che ha salutato i suoi tifosi con un messaggio sui social) e il 22enne pilota neozelandese Liam Lawson

Una notizia che era già nell’aria da alcuni giorni, e che ha trovato nel pomeriggio di Giovedì 26 Settembre la sua conferma definitiva. Sarà il 22enne pilota neozelandese Liam Lawson ad affiancare Yuki Tsunoda nelle ultime sei gare del Mondiale 2024 di Formula 1 in Racing Bulls e non più Daniel Ricciardo, il quale (salvo clamorosi colpi di scena) chiude la sua avventura in Formula 1 con il Gp di Singapore (disputato lo scorso weekend sul circuito cittadino di Marina Bay) che ha visto il pilota australiano di origini italiane ottenere il giro più veloce. Bisogna dire che già alla vigilia della gara singaporiana erano cominciati a circolare dei rumors secondo cui proprio quella di Marina Bay sarebbe stata l’ultima gara in Formula 1 di Ricciardo, così come non era sfuggita a nessuno quell’aria quasi rassegnata nel rilasciare le interviste nel weekend, a cui poi erano seguite delle lacrime rispondendo alle domande di un cronista al termine della gara, e un chiaro riferimento a un lieto fine che questa volta purtroppo non c’è stato.

Troppi gli indizi che lasciavano presupporre che quella di Singapore potesse davvero essere l’ultima gara di Daniel, a cui poi si è aggiunta quell’ultima sosta supplementare negli ultimi giri per consentire al pilota australiano di origini italiane di poter ottenere il giro più veloce nel corso della 60°tornata. Un tributo a Ricciardo da parte della Racing Bulls, più che un dispetto ai danni di Lando Norris. E poi quella discesa più lenta del solito dalla sua monoposto (legata indubbiamente anche alla forte umidità, ma sopratutto apparsa all’esterno quasi come se Daniel volesse assaporarsi ogni momento dentro all’abitacolo prima di separarsi per sempre dalla sua monoposto), a cui è seguito al momento di rientrare nella hospitality della Racing Bulls un lungo applauso da parte della squadra, volta a salutare non solo il pilota, ma anche e sopratutto l’uomo Daniel, apprezzato all’interno del paddock della Formula 1.

Gli appassionati hanno sperato fino all’ultimo che la Red Bull potesse tornare indietro sulla sua decisione: erano girate anche delle voci secondo cui i title sponsor Visa e Cash App (arrivati a sostenere la Racing Bulls proprio per la presenza di Ricciardo) avessero messo pressione sulla Red Bull per garantire la presenza del pilota australiano almeno fino al termine della stagione.
La decisione, però, era già stata presa. Mancava solo il momento per ufficializzarla all’esterno, e alla fine questo momento (come detto all’inizio) si è materializzato nel pomeriggio di Giovedì 26 Settembre, con il comunicato che ufficializza di fatto l’appiedamento del pilota australiano, e la contemporanea promozione del terzo pilota Liam Lawson all’interno del team Racing Bulls, con cui aveva già avuto modo di guidare lo scorso anno (quando il team si chiamava ancora AlphaTauri), prendendo proprio il posto per cinque gare (Gp Olanda, Italia, Singapore, Giappone e Qatar) di Ricciardo, che si era fratturato il polso in seguito all’incidente occorsogli in curva 3 durante la FP2 del Gp d’Olanda.

Ereditando la monoposto di Ricciardo, Lawson (sopra ritratto a Singapore al fianco del Team Principal Laurent Mekies) ovviamente acquisisce di conseguenza anche la situazione relativa alle componenti utilizzate, con il pilota neozelandese che ad Austin si vedrà costretto a subire una penalità di dieci posizioni per la sostituzione degli elementi della power unit.

In merito all’avvicendamento Ricciardo-Lawson c’è chi aveva avanzato l’ipotesi che il cambio fosse stato comunicato ai diretti interessati solamente a inizio settimana, ma in realtà, come confermato da Helmut Marko nelle ultime ore, la Red Bull aveva già informato per tempo Ricciardo che quella di Singapore sarebbe stata la sua ultima gara al volante della Racing Bulls (secondo alcune fonti Lawson era già a conoscenza da circa due settimane che a partire dal Gp degli Usa ad Austin sarebbe stato lui a prendere il posto di Ricciardo), confermando così non solo quei rumors che erano girati nel paddock di Marina Bay nella giornata di giovedì, ma anche quelle voci che volevano il cambio di sedile a favore di Lawson ad Austin per non far scadere la clausola del pilota neozelandese che altrimenti gli avrebbe consentito tra fine Settembre e i primi giorni di Ottobre di potersi accasare altrove se non avesse avuto la garanzia di un posto da titolare in una delle due squadre del gruppo Red Bull. Con l’allontanamento di Ricciardo il problema non si è dunque posto per Lawson, che così avrà a disposizione le ultime sei gare della stagione per dimostrare il suo valore (e di meritarsi un sedile per il 2025 nel team di Faenza) e sopratutto per dare modo alla stessa Red Bull di cominciare a capire in ottica 2026 chi potrebbe essere un potenziale vice Verstappen tra lui e Tsunoda, in uno scenario che vede Sergio Perez sulla carta con il contratto biennale firmato valido fino a fine 2026, ma di fatto in bilico, in uno scenario che vede la stessa Red Bull tornare finalmente ad avere dei giovani di talento (del calibro di Hadjar, dello stesso Lawson o di Iwasa) all’interno del proprio vivaio.

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Contestualmente all’annuncio ufficiale della Racing Bulls in merito all’avvicendamento tra Ricciardo e Lawson, sui social è stato lo stesso pilota australiano ad annunciare la conclusione della sua avventura in Formula 1. “Ho amato questo sport per tutta la vita. È selvaggio e meraviglioso ed è stato un viaggio. Grazie alle squadre e alle persone che hanno fatto la loro parte. Ai tifosi che a volte amano questo sport più di me, ahah, grazie. Ci saranno sempre alti e bassi, ma è stato divertente e, a dire il vero, non lo cambierei. Alla prossima avventura.”