La Mercedes è tornata. Se già ad Austin e in Messico i secondi posti di Lewis Hamilton avevano dato la sensazione di una W13 in decisa ripresa anche grazie alla bontà del nuovo pacchetto aerodinamico introdotto, il weekend di Interlagos ha ribadito questa tendenza, consacrando una volta per tutte il talento di George Russell, che nel giro di 24 ore passa dalla vittoria della Sprint all’emozione di vincere il primo Gp in carriera nella massima serie motoristica conquistando il Gp di San Paolo.
Russell ha così preceduto il compagno di squadra Lewis Hamilton, le due Ferrari di Carlos Sainz Jr e di Charles Leclerc (autore di una bellissima gara di rimonta dopo il contatto con Norris nel corso del settimo giro, con il giovane talento di casa McLaren costretto al ritiro nel corso del 53° dei 71 giri in programma), l’Alpine di Fernando Alonso (autore di un’ottima gara) e le due Red Bull di Max Verstappen (autore di una gara in rimonta dopo il contatto con la Mercedes di Lewis Hamilton nel corso del settimo giro e la penalità di cinque secondi comminata al campione olandese) e di Sergio Perez. Proprio i due piloti Red Bull sono stati protagonisti di una polemica sul finale di gara per la mancata restituzione della posizione a Perez da parte di Verstappen, con il pilota olandese richiamato dalla squadra a fine corsa. A punti anche l’Alpine di Esteban Ocon (ottavo), l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas (nono) e l’Aston Martin di Lance Stroll (decimo).