Sergio Marchionne rilancia l'Alfa Romeo e minaccia l'addio della Ferrari alla F1. Alla presentazione del team Alfa Romeo Sauber, al museo dell'Alfa di Arese l'amministratore delegato di Fca ha parlato del presente e del futuro in F1: «E' un evento storico, il ritorno nel massimo campionato automobilistico, un momento importante per il nostro brand ma per tutta la F1, è il segno tangibile di quanto teniamo a questo sport. Da quando ci siamo impengati nella ricostruzione del marchio Alfa Romeo - ha proseguito - siamo sempre stati convinti che dovesse esprimere il proprio potenziale anche nelle corse, proprio là dove il marchio è nato e si è fatto conoscere, è diventato una leggenda grazie alle imprese eroiche di piloti che hanno segnato la storia dell'automobilismo, a iniziare da Enzo Ferrari. La F1 è il riferimento naturale per un marchio come questo, è lo sport che rappresenta la massima espresione della tecnologia esaltando allo stesso il talento dell'uomo e l'importanza del valore di squadra, valore in cui noi crediamo profondamente».
Marchionne ci tiene a chiarire che la possibilità che Ferrari lasci in futuro il circus "non è un bluff, ma una minaccia seria". "Il dialogo è cominciato - spiega - e continua a evolversi. Abbiamo tempo fino al 2020 per trovare una soluzione che sia di beneficio alla Ferrari. Non è un caso che l'accordo di Alfa Romeo con Sauber scada nel 2020/21, quando Ferrari potrebbe uscire dalla F1". Un messaggio chiaro a Liberty Media che dal 2016 gestisce il campionato automobilistico, ma il tono però è garbato. Non è il momento delle polemiche. "Le differenze di opinioni con la Fia non sono poche, ma bisogna trovare una soluzione per il bene dello sport".