L’ucraino, già inseguito giovanissimo dal Torino, arriva lo scorso anno in Italia forte di buone credenziali da rapace di area di rigore; l’investimento è importante (36 milioni di Euro) tuttavia, nonostante i numeri non siano proprio così negativi (17 reti complessive, di cui 12 in Campionato), la sensazione è di avere a che fare con un giocatore troppo statico, poco mobile e lento come un bradipo. Dopo aver provato a cederlo in Estate, è rimasto nella Capitale in quanto i giallorossi non sarebbero riusciti a rientrare dall’investimento, ma la stagione con Gasperini, che sta cercando di recuperarlo, non è iniziata nel migliore dei modi: non si contano le occasioni mancate e quelle sprecate, con imprecazioni da parte del Gasp molto accese, tant’è che più volte si accomoda in panchina (ma non è che l’attacco della Roma abbia della alternative così valide).
Nonostante l’impegno, Dovbyk è apparso spesso avulso dal gioco della squadra, non a caso è soprannominato “Gigante Buono”: troppo buono, a tal punto che adesso questa caratteristica si è trasformata in una critica per il suo atteggiamento molle in campo. Il top (del flop) lo si è visto nella gara di Europa League contro i francesi del Lille, allorquando ha sbagliato due rigori: «Contro il Lille è stato un momento davvero spiacevole nella mia carriera, il primo a questo livello». Anche bugiardo, ma di quelle bugie che si perdonano, purché si rimedi. Confidiamo nelle innate capacità di Gasperini.
MOLLO.
A cura di Cristian Vitali e Daniele Bartocci per Calciobidoni.it