Federico Chiesa ha rifiutato la convocazione in Nazionale? Non disponendo dell’intercettazione della telefonata fra lui e Gattuso non lo sapremo mai, ma di sicuro il c.t. azzurro lo avrebbe chiamato se il campione d’Europa 2020, che nel Liverpool di quest’anno un minimo spazio ce l’ha, avesse mostrato un minimo di entusiasmo. Fra l’altro un Chiesa sano potrebbe benissimo giocare nel 4-4-2 offensivo di Gattuso, senza avere l’ossessione di gol che non fa più. Insomma, il Gattuso 1 parla di amor patrio ma il Gattuso 2 è uomo di mondo e potrebbe aver bisogno di Chiesa a marzo.
Roberto Mancini ha perso la sfida fra ex commissario tecnici dell’Italia per la panchina della Juventus, anche se non è mai stato realmente in corsa con Spalletti. Certo è che ci un po’ ci sperava, anche se meno rispetto al ritorno in azzurro. La firma con l’Al Sadd nel lucroso, ma inesistente a livello mediatico, campionato qatariota si spiega soltanto con la delusione del momento. A 61 anni, quasi un ragazzo per i canoni degli allenatori di oggi, quanta voglia avrà Mancini di svernare insieme a Firmino? Ci si rivede a giugno.
La situazione dell’Atalanta, con l’esonero di Juric e l’arrivo di Palladino, dovrebbe dire qualcosa a chi sostiene che gli allenatori in fondo sono tutti uguali, anche se andando al di là dei punti e dell’ultima impressione contro il Sassuolo bisogna dire che la squadra di Juric ha spesso raccolto meno del dovuto. Una decisione pesantissima, perché Juric era stato fortemente voluto da Tony D’Amico ed è facile pensare che adesso nel mirino ci sia proprio il direttore sportivo che nel maggio 2022 prese il posto del mito Sartori, per iniziare un ciclo pieno di grandi colpi (Lookman, Hojlund, Retegui) e di grandi flop (El Bilal Touré, Godfrey, Maldini) in proporzione ai soldi spesi, in generale con un’Atalanta che sul mercato ha iniziato a muoversi come i grandi club con tutti i pro e i contro del caso.
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