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Colpa di Tudor

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© LAPRESSE
L'allenatore croato è stato esonerato dalla Juventus per gli ultimi risultati, per l'atteggiamento e anche per una squadra sembrata senza direzione. Ma certo non è stato lui ad avere buttato via negli ultimi anni centinaia di milioni....

La Juventus ha esonerato Igor Tudor, dopo tre sconfitte consecutive (con il Como, il Real Madrid e ieri sera con la Lazio) seguite a 5 pareggi, con un rendimento modesto soprattutto in attacco al di là dei pochi gol segnati che possono dipendere anche dalla sfortuna. Ma sarebbe sbagliato ridurre l'esonero dell'allenatore croato, emblema di juventinità (qualsiasi cosa voglia dire, spesso niente visto che per ogni grande club si usano definizioni del genere) più di tutti i giocatori della rosa bianconera, a una crisi di risultati vista la classifica corta (Juve a 6 punti dal Napoli capolista e a 3 dalla zona Champions) e tutto il tempo per rimediare.

E la maggior parte dei tifosi lo ha capito, non ci sono stati infatti movimenti #tudorout perché è diffusa la sensazione che le ultime due dirigenze calcistiche della Juventus, quelle con Giuntoli e Comolli come frontman, abbiano speso male i tanti soldi che la Exor ha pompato nel club. Se su Giuntoli è già stato detto tutto, quasi, e verrà ricordato soprattutto per la svendita di tanti Next Gen, Comolli è ancora in luna di miele mediatica, ma il centinaio di milioni, fra prezzo e commissioni, buttato via per Openda, David, Zhegrova, porta la sua firma.

Comunque al solito discorso dell'allenatore che paga per le colpe di tutti si era negli ultimi giorni aggiunto un atteggiamento quasi di sfida di Tudor, unito a una sperimentazione continua fra cambi di modulo e scelte sfortunate, come far partire Yildiz dalla panchina (ma aveva male a un ginocchio) o mettere pressione a Di Gregorio facendo giocare Perin. Senza contare l'impiego o mancato impiego di Vlahovic. a volte non una scelta tecnica Insomma, dopo il buon inizio la scorsa stagione Tudor stava oggettivamente facendo male, anche in relazione alla scarsezza, se parliamo di scudetto e dintorni, della rosa. Poi con qualche episodio girato meglio, come il rigore non concesso per il fallo di Gila su Conceiçao o la parata di Courtois a Madrid su Vlahovic lanciato in contropiede, Tudor avrebbe guadagnato qualche vita supplementare. Ma i suoi comportamenti già a Madrid erano quelli di un tecnico certo dell'esonero. 

Questo non toglie che i principali colpevoli siano Elkann e Comolli, come è logico che sia un grande club, Elkann e Comolli che però possono giocarsi la carta di lavorare per il futuro. Sullo sfondo, ma neppure tanto perché all'interno della Juventus è sempre più attivo, un Chiellini che sta studiando da Boniperti e che quando sarà il suo momento porterà il suo allenatore. Per questo è impossibile che la Juventus si leghi a un altro traghettatore, quello del presente è Brambilla, oltre il prossimo maggio. Se possibile arriverà un grande nome vero, per quanto un po' impolverato, da subito, lo Spalletti (in queste ore il favorito, oltre che già da tempo lanciante segnali) o il Mancini della situazione, o uno comunque libero come Palladino, se no uno vendibile come da progetto in estate. 

stefano@indiscreto.net