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Verso Los Angeles con Banchi

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Ufficiale la nomina dell'allenatore grossetano alla guida della Nazionale del dopo Pozzecco. Che ripartirà con un gruppo di talento e quasi totalmente giovane, con la NCAA a formarlo...

L’Italia di Luca Banchi sarà molto diversa da quella di Pozzecco e di qualsiasi altra Italia del passato e non certo per l’età del nuovo commissario tecnico della Nazionale, nomina da poco diventata ufficiale anche se già da prima degli Europei Banchi era il candidato quasi unico. Il sessantenne Banchi, più anziano non soltanto di Pozzecco ma anche di un altro ex c.t. azzurro come Pianigiani, porterà in Nazionale la sua ottima carriera, da assistente (anche di Pianigiani a Siena, facendo molto più di quello che fa un assistente) e da capoallenatore, con la parentesi in Lettonia come c.t. e l’impresa del quinto posto al Mondiale 2023, venendo anche eletto miglior allenatore del torneo. Una Lettonia lasciata all’undicesimo posto nel ranking mondiale, va detto.

Ma soprattutto Banchi porterà in azzurro la generazione NCAA, quella dei talenti italiani che nell’era dei college paganti giocano (Sarr, Perez, Lonati, Pozzato, solo per citare chi ha più prospettive ad alto livello) o andranno (Suigo, Garavaglia, magari Assui) a giocare negli Stati Uniti in un’età decisiva per diventare giocatori veri. L’esordio di Banchi sulla panchina della Nazionale maggiore (più di 20 anni fa ha guidato per brevi periodi la Sperimentale, l’Under 20 e la Militare) avverrà il 27 novembre contro l’Islanda, gara di qualificazione per il Mondiale 2027 a Doha. Qualificazione tutt'altro che scontata visto che i posti per le europee sono rimasti 12 sui 32 totali.

L’orizzonte, e non soltanto per il contratto triennale, è quello delle Olimpiadi di Los Angeles, anche se l'impresa è quasi impossibile (l'Europa avrà 3 posti su 12 partecipanti) con i tornei preolimpici che non saranno più 'mischiati' fra continenti. La difficoltà, come per gli altri selezionatori delle nazionali, è quella di avere i migliori giocatori nelle finestre (impossibile per chi è in NBA, NCAA e anche nell’Eurolega e Eurocup attuali) e averli motivati in estate, con le loro squadre, quelle di college forse più delle altre, a remare contro.

Banchi rispetto a Recalcati, Pianigiani, Messina, Sacchetti e Pozzecco avrà il vantaggio di partire con un gruppo quasi totalmente giovane, che parla lo stesso linguaggio, non soltanto sportivo. Pregi e difetti dell’allenatore grossetano sono ben noti, anche a Petrucci che in teoria con un carattere spigoloso come quello di Banchi potrebbe entrare in collisione. Ma sul piano tecnico-tattico Banchi è di sicuro un allenatore adatto alle nazionali. Cultore della difesa senza esserne un maniaco, i suoi giochi offensivi sono piuttosto semplici e quindi adatti ad essere assimilati da chi sta insieme poche settimane all’anno, con enfasi sul ritmo e la circolazione di palla: pochi isolamenti e molto tiro da tre. Sullo sfondo la sfida impossibile alla pallavolo campione del mondo sia al femminile sia al maschile, anche se, con tutto il rispetto per la pallavolo, la pallacanestro ha un'importanza maggiore al di fuori delle competizioni per nazionali. Nessuno, a parte forse il suo presidente federale, può seriamente chiedere a Banchi di eguagliare Velasco o De Giorgi.

stefano@indiscreto.net