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I Miami Heat di Fontecchio

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Terza squadra nella carriera NBA del miglior giocatore italiano, di nuovo finito in un contesto in cui è fra i principali indiziati per essere usato come pedina di scambio...

Il passaggio di Simone Fontecchio ai Miami Heat, con Duncan Robinson che finisce ai Pistons, può cambiare qualcosa nella carriera NBA del giocatore italiano più forte dell’era recente? A prima vista no. Ma è difficile dirlo, visto che il trentenne Fontecchio è nell’ultima stagione di contratto, a 8,3 milioni di dollari lordi, e arriva da una realtà in cui era i margini in stagione regolare, e nei playoff anche di più: di fatto il miglior Fontecchio NBA è stato quello subito dopo l’arrivo dai Jazz, nei Pistons allenati da Monty Williams.

La realtà, al netto del nostro interesse nazionalistico, è che il leader tecnico della Nazionale è considerato nella NBA un giocatore di ruolo, che passa da una squadra in ricostruzione a un’altra. E gli Heat che squadra sono? Quella gestita a livello tecnico da Riley e Spoelstra è una squadra da primo turno nei playoff, nella NBA lo posizione più scomoda, con le strategie che da un minuto all’altro possono passare dall’inseguimento del free agent o dello scambio che faccia arrivare uno o due giocatori per vincere subito al ribaltare tutto e giocare soltanto pensando ai prossimi draft. Va detto che gli Heat  che a metà della scorsa stagione hanno iniziato il post Butler sono una squadra relativamente giovane, fra i giocatori veri solo Rozier ha superato la trentina, e fra Adebayo, Herro, Wiggins, Mitchell (gli ultimi due oltretutto a Miami da poco, con Mitchell in particolare che piace a Riley), eccetera, sarebbe un peccato smantellare tutto.

È quindi evidente che un giocatore in chioave NBA ormai etichettato come Fontecchio, ala che deve uscire dalla panchina e tirare, sia fra i principali iniziati nell’essere carne da trade per arrivare a quei giocatori che Riley vorrebbe per trascinare verso l’alto il nucleo giovane dei vari Jovic, Ware, Jaquez, Larsson e Jakučionis. Insoma, speriamo  di sbagliarci ma per Fontecchio si annuncia un’altra stagione difficile, fra panchina e trasferimenti. Chissà che un exploit a Eurobasket non gli dia uno status diverso.

stefano@indiscreto.net