Simone Fontecchio ai Detroit Pistons è una buona notizia per la pallacanestro italiana? Forse sì, pensando al riposo che avrà Fontecchio prima del torneo preolimpico, ma l’operazione lascia lo stesso molti dubbi. Perché negli Utah Jazz il miglior giocatore fra quelli convocabili da Pozzecco si era ritagliato uno spazio importante in una squadra decente, come minimo da play-in e attualmente decima nella Eastern Conference. Una stagione che per lui sembrava simile a quella dell’anno scorso, inizio a fondo panchina per poi diventare uomo da quintetto base, ma con il salto di qualità avvenuto molto prima, già a metà novembre.
Un’operazione con tanta Italia, visto che a Detroit Fontecchio troverà Danilo Gallinari e che lui è stato spedito lì in campio di una seconda scelta 2024, di Kevin Knox e dei diritti su Gabriele Procida. Che all’Alba Berlino ha un po’ più spazio rispetto a prima, ma non sembra ancora pronto per una NBA con l’ambizione di rimanerci. Detto che i giocatori NBA non si possono opporre ai trasferimenti, almeno ufficialmente, sono pochissimi, con la No Trade Clause ed altri diritti di veto temporanei, e che fra questi non c’è Fontecchio, rimane da capire il senso di questa mossa.
In estate Fontecchio alla scadenza del contratto sarà Restricted Free Agent, cioè libero di firmare con chi vuole ma con i Pistons che potranno trattenerlo pareggiando ogni offerta: stiamo parlando di un giocatore che lo scorso dicembre ha compiuto 28 anni e che in questa stagione guadagna circa 3 milioni di dollari lordi. In questi mesi, dal punto di vista di Detroit settimane visto che la sua stagione finirà il 14 aprile, vedremo se Fontecchio avrà il minutaggio per aumentare il suo valore di mercato ed avere grandi offerte: a queste cifre potrebbe anche andare in una squadra top di Eurolega, con lo status da stella.
Tornando al presente, quale edizione dei Detroit Pistons troverà Fontecchio? Una squadra depressa, ma piena di buoni talenti offensivi, da Cade Cunningham a Bojan Bogdanovic (sempre che rimangano fino alla trade deadline delle 21 italiane dell'8 febbraio), con il teorico, nella NBA di oggi ancora di più, ruolo di 3 con una discreta concorrenza, forse anche dello stesso Gallinari. Insomma, due mesi da far passare il più velocemente possibile per pensare al contratto della vita, a Detroit o altrove, ed alla missione difficilissima (bisognerà battere Portorico e Lituania) ma non impossibile, non più di quanto lo fosse tre anni fa, di qualificarsi per le Olimpiadi.
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