Seconda nomination consecutiva per lui nel
Calciobidone, quasi un record ma doverosa, considerato il secondo posto ottenuto alle spalle di
Iturbe nel
2015 conseguenza delle pessime impressioni di inizio stagione scorsa, che sono state largamente confermate. Nel mezzo di un’annata veramente trionfale per la
Juventus, che conquista il suo quinto Scudetto consecutivo, lui che avrebbe dovuto esserne il fulcro, ne ha invece rappresentato l’unica nota stonata, la pecora (bianco)nera. Impresa difficile, ma c’è riuscito in pieno, confermando lo scarso feeling di Marotta con gli acquisti last-minute, giocando poco e male. Ha fallito in quello che dovrebbe essere il suo ruolo principale, da trequartista, ed è stato veramente l’unico flop di una campagna acquisti decisamente ottima. Sorgono così i dubbi in merito alla sua corretta collocazione in capo: regista o trequartista? Mezz’ala o fantasista? Boh, alla fine non l’ha capito nessuno. Nemmeno lui. Ah beh si, ma è brasiliano: solitamente a 30 anni scatta l’inizio della fine per i giocatori sudamericani. E lui, ad oggi, ne rappresenta il triste emblema. Isolato.
Cristian Vitali
@Stracult
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