Con la morte di
Enzo Maiorca ci lascia un grande sportivo e un grande amante del mare, uno di quei personaggi che non possono essere raccontati soltanto attraverso i pur tanti record. L'apneista siracusano entrò nell'immaginario collettivo italiano alla bella età di 43 anni, domenica 22 settembre 1974, con il suo tentativo di record mondiale in assetto variabile nelle acque davanti a Sorrento. Già da anni Maiorca era al vertice della specialità, ma la circostanza fu resa unica dall'organizzazione gigantistica e dalla copertura mediatica totale. Diretta televisiva RAI, in studio anche il grande rivale francese
Jacques Mayol, attesa spasmodica per l'impresa e il superamento di un primato detenuto dallo stesso Maiorca con 80 metri. Immersione prevista per le 13, ma un problema ai cavi sottomarini (in pratica il cavo da usare per la discesa si era attorcigliato a quelli rigidi per le telecamere, ovviamente già posizionate) fa slittare tutto di quattro ore, con relative polemiche e tensioni che portano Maiorca sul punto di abbandonare l'impresa. Sulla nave-appoggio, insieme alle moglie e alle due figlie, ci pensa seriamente ma tutta l'Italia è collegata in diretta televisiva, con la telecronaca di
Paolo Valenti, e lui non può rinunciare. Finalmente alle 17 il tentativo: dieci minuti di respirazione e iperventilazione, poi la discesa con la zavorra. Tutto bene fino a quando, aggrappato al cavo da lui stesso usato, trova un sub, finendogli quindi addosso e ferendosi anche alla testa. Non ci sono più le condizioni per proseguire e Maiorca riemerge, gridando di tutto (anche bestemmie, cosa che gli costerà un ostracismo televisivo di anni) per la rabbia. La curiosità è che l'uomo con cui si è scontrato è
Enzo Bottesini, sub ed ex campione di Rischiatutto (20 milioni di lire vinti), che per la RAI avrebbe dovuto commentare l'impresa di Maiorca. Bottesini il giorno dopo si scuserà con Maiorca, spiegandogli che un'infiltrazione d'acqua nella maschera lo ha disorientato, con la corrente che lo ha spinto verso dove non avrebbe dovuto essere. Il sub siciliano accetta le scuse, decide comunque di non buttare via i 9 mesi di preparazione e programma il nuovo tentativo per il sabato successivo, 28 settembre, sempre a Sorrento. Questa volta il record arriva anche, a meno 87 metri di profondità, ma arriva ad altissimo prezzo: Maiorca riemerge con grandi difficoltà e subito dopo perde i sensi. Momenti drammatici e un grande spavento, poi il campione si riprende e annuncia il ritiro (cambierà idea). Le immagini saranno trasmesse dalla RAI, ma in differita.