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Udo Lattek, 1935-2015

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Ha vinto tutte e tre le coppe europee, come Giovanni Trapattoni, ma a differenza del tecnico italiano lo ha fatto con tre squadre diverse. Il record di Udo Lattek, scomparso all’età di ottant’anni, dimostra come il tedesco (polacco di nascita) meriti di stare a pieno titolo tra le leggende del calcio. Dalla Baviera alla Catalogna, passando per la Renania: ovunque è stato Lattek ha lasciato una traccia. Ha vinto la Coppa dei Campioni con il Bayern Monaco, nella stagione 1973-74, la prima della storia del club bavarese, che si apprestava a dominare la scena europea per tre consecutivi, succedendo all’Ajax del calcio totale. Un trionfo  che maturò allo stadio Heysel di Bruxelles; una partita rimessa in piedi all’ultimo minuto dei supplementari, quando Schwarzenbeck riagguantò l’Atletico Madrid, passato in vantaggio pochi minuti prima con Aragonés. Ai tempi non c’erano i rigori e la partita ebbe bisogno di un replay: il Bayern questa volta non ebbe problemi e vinse 4-0, grazie alle doppiette di Hoeneß e Müller (per l’Atletico, una finale che ricorda un po’ quello che accadde lo scorso maggio: la vittoria sfumata a una manciata di secondi dal termine e dopo il pari incassato, il tracollo. Ai supplementari nella scorsa edizione, al replay in questa appena descritta). Poi fu la volta della Coppa Uefa 1978-79, trasformata nell’occasione in un feudo tedesco. In semifinale, arrivarono Borussia Mönchengladbach, Duisburg, Hertha Berlino e “l’intrusa” Stella Rossa a guastare il dominio teutonico. Lattek è alla guida del Borussia e per alzare il trofeo ha bisogno di scavalcare in finale proprio la Stella Rossa, riuscita a farsi largo in mezzo a quel tripudio nero, rosso e giallo. A Belgrado, l’incontro terminò 1-1: un punteggio positivo, perché ottenuto in trasferta e in rimonta. Al ritorno, al Rheinstadion di Düsseldorf (arbitro l’italiano Michelotti), i biancoverdi si imposero per 1-0, grazie a un rigore trasformato dal danese Simonsen. Infine, il terzo sigillo, nella Coppa delle Coppe 1981-82, alla guida del Barcellona. E proprio al Camp Nou è in programma la finale che consegnerà la vittoria agli uomini di Lattek, che in Catalogna starà per due stagioni. Contro i belgi dello Standard Liegi, servono un gol di Simonsen (ancora lui, passato al Barça da prima del suo vecchio allenatore al Borussia) e di Quini per ribaltare lo svantaggio iniziale e aggiudicarsi la coppa di fronte al pubblico amico. La terza coppa europea è servita. Si farebbe un errore però a considerare Lattek solo per i trofei internazionali. Al suo palmarès vanno aggiunti ben otto campionati tedeschi, sei vinti col Bayern (tre nella sua prima gestione, durata dal 1970 al 1975 e tre nella seconda, dal 1983 al 1987) e gli altri due con il Mönchengladbach. Otto “schale” che ne fanno l’allenatore più vincente della storia della Bundesliga. Un uomo che coi risultati ha sconfitto lo scetticismo iniziale che aveva accompagnato il suo ingaggio al Bayern. Lo volle fortemente Franz Beckenbauer: il Kaiser lo aveva conosciuto in nazionale, dove Lattek faceva l’assistente di Helmut Schön. Un’intuizione geniale: la storia per il Bayern non fu più la stessa. Giovanni Del Bianco @g_delbianco