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Nuovo San Siro batte nuovi stadi

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L'assegnazione della finale di Champions League 2016 (28 maggio) a Milano, o per meglio dire allo stadio Giuseppe Meazza (San Siro per tutti), è un duro colpo per il partito dei cementificatori e di chi vuole rimediare alla propria incapacità (come definire chi dopo avere venduto Falchetti e Mengoni per un quarto di Giordano si trova con rose di oltre 40 tesserati, giovani esclusi?) facendo pagare il conto allo Stato, sia sottoforma di contributi diretti che di agevolazioni per attività commerciali ben lontane dal core business calcistico. Partito che ha sezioni molto forti in ogni parte d'Italia e giornalisti à la carte che sdottorano su patrimonializzazione e diversificazione ben sapendo che quasi tutti i bilanci di cui parlano sono taroccati o redatti in maniera furbissima (l'higlight è il costo lordo del lavoro messo in aggregato: il mondo sa quanto guadagna Lebron James, ma non Padoin o Andreolli). Eppure questo stadio il cui primo anello risale al 1926 (!) , il secondo al 1955 (!!) e il folle terzo monco al 1990 (degno lascito del Mondiale montezemoliano), non necessita di più di 60 milioni di euro totali per essere considerato al top anche per gli standard dell'UEFA, sorvolando su tutti gli altri suoi vantaggi: essere in una grande città e in un punto che fra poco sarà raggiunto dalla metropolitana invece che in una landa desolata a casa di Dio, essere percepito come 'casa' dai tifosi di Inter e Milan, essere conosciuto dagli stranieri. Non è un caso che Thohir nemmeno abbia voluto sentir parlare di emigrazione nell'hinterland (forse non possiede terreni nei paesi interessati...) e che Galliani, che la pensa come lui ma che non può per varie ragioni politiche andare contro la Regione Lombardia che deve riciclare i terreni dell'Expo, stia tergiversando per poi evidenziare l'assurdità di lasciare uno stadio rimesso a nuovo (e che è nato come casa del Milan, fra l'altro, l'Inter ci gioca 'solo' dal 1947). Quasi inutile sottolineare che i 60 milioni (20 già spesi, 20 da spendere nel prossimo biennio, gli altri si vedrà) sono meno dei 400 ottimistici previsti per un nuovo impianto, senza contare il minor impatto ambientale, ma saranno di fatto tutti pubblici, visto che le spese di competenza di Inter e Milan saranno scomputate dal già modesto (7 milioni) affitto annuale che le due squadre pagano. Poi che una delle due milanesi possa giocare la finale di Champions 2016 è al momento fantacalcio, ma l'eventuale Real Madrid-Bayern Monaco sarebbe in ogni caso più concreto di tutto l'Expo 2015 messo insieme. Twitter @StefanoOlivari