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46/64. Portogallo-Ghana 2-1

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A Brasilia il Portogallo supera il Ghana 2-1. Vanno a casa entrambe: i lusitani per la peggior differenza reti rispetto agli Stati Uniti, gli africani con un solo punto ottenuto. Il tabellino e il commento della partita.
IL TABELLINO GRUPPO G Brasilia, 26 giugno PORTOGALLO-GHANA 2-1 31’ pt aut. Boye; 12’ st Gyan, 35’ st Cristiano Ronaldo. PORTOGALLO (4-3-3): Beto (44’ st Eduardo); João Pereira (16’ st Varela), Pepe, Bruno Alves, Veloso; João Moutinho, Carvalho, Amorim; Nani, Eder, (24’ st Vieirinha) Cristiano Ronaldo. Ct: Bento. GHANA (4-2-3-1): Dauda; Afful, Boye, Mensah, Asamoah; Badu, Rabiu (31’ st Acquah) ; Atsu, Waris (26’ st J. Ayew), A. Ayew (36’ st Wakaso); Gyan. Ct: Appiah. ARBITRO: Shukralla (Bahrain). NOTE: ammoniti Afful, Waris, J. Ayew e João Moutinho; recupero: 1’ pt, 4’ st. LA PARTITA Tornano a casa sia il Portogallo sia il Ghana, ma non per il “biscotto” tra Germania e Stati Uniti, che alla fine non c’è stato. Il Ghana aveva bisogno di una vittoria e ha perso, il Portogallo oltre ai tre punti necessitava di diversi gol di scarto, o suoi o della Germania sugli Usa, per rimontare una differenza reti orribile e invece ha vinto di misura. Non serve a nessuno dunque il risultato scaturito a Brasilia. Portoghesi avanti 1-0 dopo mezz'ora di gioco, grazie a una goffa autorete di Boye (il giocatore di cui si è parlato ieri perché "pizzicato" a baciare le banconote dei premi della federazione ghanese). Ma all’undici di Bento servono altri gol e l'1-0 non basta di certo. Ma a inizio ripresa invece del raddoppio arriva l’1-1 avversario, segnato da Asamoah Gyan, con questo gol diventato il miglior bomber africano di sempre nei Mondiali. Il pareggio dell’ex attaccante di Modena e Udinese dà coraggio al Ghana, raggiunto anche dalla bella notizia del vantaggio tedesco sugli statunitensi. Un altro errore individuale condanna però i ragazzi di Appiah: il portiere Dauda, uno dei migliori in campo fino a quel momento, smanaccia il pallone proprio nel cuore dell’area di rigore, dove è appostato Cristiano Ronaldo, lesto a segnare il 2-1 e a rendere meno amaro il suo torneo, avaro di reti e giocate risolutive. Il Portogallo torna avanti, ma ha bisogno di altre marcature a dieci minuti dalla fine. Nonostante l’impossibilità di rimontare una classifica così impietosa, CR7 si crea altre occasioni per rimpinguare il punteggio, ma Dauda si riscatta per l’errore precedente e gli nega la doppietta. Si arriva così al fischio finale e sul Gruppo G cala il sipario. Tutti a casa: il Portogallo è fuori per la peggior differenza reti rispetto agli Usa (decisivo ovviamente lo 0-4 incassato con la Germania), il Ghana chiude con un solo punto il suo Mondiale, non paragonabile nemmeno lontanamente alla cavalcata di quattro anni fa. Già la vigilia della partita era stata agitata per le Black Stars, che avevano cacciato dal gruppo Muntari e Boateng - due calciatori tra i più rappresentativi, non due qualsiasi - dopo una rissa avvenuta nel ritiro. I PIÙ E I MENO + Atsu: si conferma un bell’esterno destro. I compagni lo cercano con insistenza perché può sempre creare qualcosa. + Gyan: il suo gol riporta il Ghana a giocarsi la qualificazione. Suo il record di reti per un giocatore africano ai Mondiali; e suo anche il record di presenze: con undici caps, raggiunge il camerunese Omam-Biyik. + Cristiano Ronaldo: segna il gol vittoria e negli ultimi minuti si procura tante palle-gol, molte più di quante non ne abbia avute in tutto il Mondiale. Anche nel primo tempo aveva dato uno squillo, con una traversa centrata con un tiro-cross. - Boye: la sua svirgolata trafigge Dauda: un’autorete goffa che complica i piani al Ghana. Poco dopo è lì lì per concedere il bis. - Bruno Alves: perde il duello con Asamoah Gyan, che gli scappa sul gol. - Bento: il suo Portogallo rientra tra i tanti flop di questo Mondiale. Puntare tutto su un solo giocatore è mossa scriteriata, così come lo sono alcune scelte tattiche, come quella di trasformare in terzino sinistro Miguel Veloso. Giovanni Del Bianco @g_delbianco