Altro La Redazione 2014-06-22T02:38:59
29/64. Nigeria-Bosnia 1-0
Il Mondiale degli Zmajevi è già al capolinea, le Super Eagles sono a un punto dagli ottavi. Tabellino, commento e pagelle della partita che ha chiuso la seconda giornata del Gruppo F.
IL TABELLINO
GRUPPO F
Cuaiabà, 21 giugno
NIGERIA-BOSNIA 1-0
29’ pt Odemwingie.
NIGERIA (4-2-3-1): Enyeama; Ambrose, Yobo, Omeruo, Oshaniwa; Onazi, Obi Mikel; Odemwingie, Babatunde (30’ st Uzoenyi), Musa (20’ st Ameobi); Emenike. Ct: Keshi.
BOSNIA (4-2-3-1): Begovic; Mujdza, Sunjic, Spahic, Lulic (13’ st Salihovic); Medunjanin (19’ st T. Susic), Besic; Hajrovic (12’ st Ibisevic), Pjanic, Misimovic; Dzeko. Ct: S. Susic.
ARBITRO: O’Leary (Nuova Zelanda).
NOTE: ammoniti Medunjanin e Obi Mikel; recupero: 1’ pt, 3’ st.
LA PARTITA
La Nigeria è a un punto dalla qualificazione e lo andrà a cercare all’ultimo turno contro l’Argentina già certa della qualificazione ma non ancora del primato; il primo Mondiale della Bosnia invece finisce qui: questi i verdetti di Nigeria-Bosnia, gara che ha chiuso la seconda giornata del girone F. Sedici anni dopo l’ultima volta, le Super Aquile tornano a vincere una gara di Coppa del Mondo e lo fanno grazie a una prestazione impeccabile sul piano atletico e con un’attenta prova difensiva: senza sbavature dietro, dove la coppia Yobo-Omeruo ha retto bene (permettendo a Enyeama di rimanere imbattuto dopo 180’ di gioco) e ispirata davanti, soprattutto col trio Odemwingie-Emenike-Musa, la nazionale di Keshi ha meritato il successo e il gol di Odemwingie al suo compagno di club Begovic (giocano insieme nello Stoke City) ha cambiato di parecchio la fisionomia del girone. Per le Super Eagles, la vittoria ottenuta a Cuiabà è provvidenziale, specie dopo l’appannamento dello 0-0 con l’Iran che aveva fatto pensare alla solita Nigeria inconcludente e incapace di ripercorrere le gesta dei campioni degli anni Novanta (quella di George, Okocha, Yekini e Amokachi). I Dragoni di Susic sono già al capolinea della loro avventura e anche se erano al debutto, si può affermare che rientrano tra le delusioni - in compagnia di tante altre compagini del vecchio continente. Una squadra con Pjanic, Dzeko e Ibisevic sarebbe dovuta almeno restare in corsa fino all’ultima partita di questo girone, tutt'altro che impossibile. Va detto comunque che gli zero punti raccolti sono una punizione troppo severa per gli Zmajevi, usciti tra gli applausi contro Messi e compagni e fermati - nonostante una partita deludente e mal giocata - da una svista del guardalinee e da un palo colpito al 93’ contro i nigeriani.
I PIÙ E I MENO
+ Emenike: è l’attaccante centrale, ma in realtà svaria molto e si porta spesso sulla destra dove si dedica a dribbling e serpentine, tra cui quella che porta al gol di Odemwingie.
+ Odemwingie: riceve palla da destra da Emenike e segna il gol-partita con un colpo ravvicinato. Firma tre punti fondamentali.
+ Enyeama: salva due volte il risultato, di cui una (all’ultimo tuffo) con l’ausilio del palo.
+ Onazi: insieme a Obi Mikel il centrocampista laziale prende possesso del centrocampo e partecipa attivamente alla doppia fase.
+ Dzeko: ci prova fino in fondo, ma non gliene va dritta una: nel primo tempo si vede annullare un gol valido. Poi Enyeama gli toglie la gioia del gol nei minuti di recupero (la rete avrebbe tenuto ancora in corsa i bosniaci).
- Spahic: Emenike gli va via di forza e lui non oppone proprio resistenza, anzi chiede invano un fallo che non c'è.
- Lulic: schierato sulla sinistra, soffre parecchio Odemwingie e Emenike che agiscono spesso da quella parte.
- Mujdza: la Nigeria sta bene e anche quando attacca da sinistra con Musa crea scompiglio nella difesa. Il terzino del Friburgo non riesce a contenerlo.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco