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28/64. Germania-Ghana 2-2

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Gol e rimonte. Il record di Klose e quello di Gyan. La sfida dei fratelli Boateng. A Fortaleza va in scena una delle gare più divertenti del Mondiale. Il tabellino, la cronaca e le pagelle del match
IL TABELLINO GRUPPO G Fortaleza, 21 giugno GERMANIA-GHANA 2-2 6’ st Götze, 9’ st A. Ayew, 18’ st Gyan, 26’ st Klose. GERMANIA (4-3-3): Neuer; J. Boateng (1’ st Mustafi), Mertesacker, Hummels, Höwedes; Khedira (24’ st Schweinsteiger), Lahm, Kroos; Özil, Müller, Götze (24’ st Klose). Ct: Löw. GHANA (4-2-3-1): Dauda; Afful, Boye, Mensah, Asamoah; Rabiu (33’ st Badu), Muntari; Atsu (27’ st Wakasu), K. P. Boateng (9’ st J. Ayew), A. Ayew; Gyan. Ct: Appiah. ARBITRO: Ricci (Brasile). NOTE: ammonito Muntari; recupero: 1’ pt, 3’ st. LA PARTITA Basta un tempo a Germania-Ghana per trasformare una gara opaca e avara di emozioni, in una delle partite più spettacolari del Mondiale. Dopo un primo tempo di studio e giocato all’insegna della solidità difensiva, nella ripresa del Castelão succede di tutto: vantaggio tedesco con incornata di Mario Götze, pari immediato di André Ayew con un perentorio stacco di testa, rete del sorpasso di Asamoah Gyan e pareggio questa volta tedesco firmato da Miroslav Klose. Il laziale segna il 2-2 al primo pallone toccato dal suo ingresso in campo ed entra nella storia: con quindici gol realizzati nei Mondiali raggiunge in vetta a questa classifica il brasiliano Ronaldo, che i giorni scorsi aveva chiesto ai tifosi connazionali di fischiare il tedesco «perché ci tengo molto al mio record». Al momento il Fenomeno quel record ce l’ha ancora, ma ora è in coabitazione (curioso che anche lui abbia segnato il quindicesimo sigillo mondiale al Ghana). La partita di Fortaleza ha mostrato ancora una volta che in questo Mondiale non ci sono risultati scontati e che le indicazioni di una gara possono venir rivoltate in quella successiva. La Germania aveva travolto il Portogallo e il Ghana aveva perso meritatamente con gli Stati Uniti: il pronostico pareva scontato. E invece la Nationalmannschaft - come molte altre squadre europee - finisce presto la benzina e dopo essere passata in vantaggio, si becca due gol in rapida successione, rischiando persino l’imbarcata. C’è voluto il gol dell’esperto Klose per dare nuova linfa ai ragazzi di Löw. Gli ultimi venti minuti, poi, sono stati di puro godimento, con un attacco di qua e uno di là, senza troppi tatticismi e con le occasioni che fioccavano in entrambe le aree senza soluzione di continuità. Alla fine il pari è il risultato più giusto. Il punto guadagnato permette al Ghana di rimanere in vita e di giocarsi la qualificazione all’ultimo turno con il Portogallo (a meno che domani i lusitani non perdano con gli Usa: in quel caso, la situazione sarebbe drammatica). La Germania rimane in testa, ma deve attendere il match di domani per sapere se sarà scavalcata dagli Stati Uniti, allenati dal tedesco Klinsmann. Una delle tante storie di “patria” del girone, come quella che riguarda i fratelli Boateng, di nuovo opposti l’uno contro l’altro, a quattro anni dalla partita di Johannesburg. Per entrambi una serata da dimenticare: Jerome viene sostituito all’intervallo per Mustafi; Kevin Prince poco dopo l’inizio della ripresa per Jordon Ayew. E a proposito, sono proprio i fratelli Ayew ad essere felici per la loro performance, Jordon per il cambio di passo che non era riuscito a dare l’ex milanista, André per la rete dell'1-1. I PIÙ E I MENO + Klose: entra e segna la rete del pareggio, raddrizzando una partita che si stava mettendo male per i teutonici. In Sudafrica non giocò per un mal di schiena la finale del terzo posto e il record di reti saltò: quattro anni dopo, eccolo che arriva. Nel finale sfiora la doppietta. Un esempio per tutti. + Müller: questa volta non segna, ma sa essere ugualmente determinante: suo l’assist per Götze. + A. Ayew: il suo gol di testa abbassa la cresta alla Germania, che era appena passata in vantaggio e in cuor suo pensava a una gara in discesa. Secondo gol a Brasile 2014. + Gyan: è l’esempio dello strapotere fisico mostrato dai ghanesi a metà ripresa. La Germania sbanda pericolosamente dopo l’1-1 incassato e lui la punisce con il gol del vantaggio. Anche il suo è un record: è il primo africano a segnare in tre Mondiali diversi. + Mensah: dà stabilità alla difesa ghanese, soprattutto nel primo tempo, quando allontana le offensive tedesche, e nel finale, quando salva su Özil (anche se il miglior intervento difensivo lo compie Asamoah). - Lahm: si fa scippare il pallone da Muntari sul gol dell’1-2 e in generale sulla linea dei mediani continua a non convincere. - Mustafi: il sampdoriano è alla terza gara in nazionale: ne ha fatte più ai Mondiali che non. Si perde la marcatura su Ayew. Löw continua a proporlo sulla fascia, ma probabilmente non è il suo ruolo. Come del resto non è un terzino Höwedes. - K. P. Boateng: gara senza arte né parte. Non serve mai l’attaccante e quando prova ad andare direttamente alla conclusione, il tiro è debole. Giovanni Del Bianco @g_delbianco