Altro La Redazione 2014-06-21T21:06:58
27/64. Argentina-Iran 1-0
Il gol di Messi al 91' qualifica l'Albiceleste agli ottavi, ma gli applausi se li prende il Team Melli. Tabellino, commento e pagelle dell'incontro di Belo Horizonte.
IL TABELLINO
GRUPPO F
Belo Horizonte, 21 giugno
ARGENTINA-IRAN 1-0
46’ st Messi.
ARGENTINA (4-1-2-1-2): Romero; Zabaleta, Fernandez, Garay, Rojo; Mascherano; Gago, Di Maria (49’ st Biglia); Messi; Higuain (31’ st Palacio), Agüero (31’ st Lavezzi). Ct: Sabella.
IRAN (4-2-3-1): Haghighi; Montazeri, Hosseini, Sadeqi, Pooladi; Teymourian, Nekounam; Shojaei (31’ st Heydari), Hajsafi (43’ st Haghighi), Dejagah (40’ st Jahanbakhsh); Ghoochanneijhad. Ct: Queiroz.
ARBITRO: Mazic (Serbia).
NOTE: ammoniti Nekounam e Shojaei; recupero: 2’ pt, 4’ st.
LA PARTITA
L’Argentina soffre ma vince, proprio come aveva fatto con la Bosnia-Erzegovina al debutto. A Belo Horizonte, l’Albiceleste di Sabella guadagna il pass per gli ottavi di finale con una magia di Messi al primo minuto di recupero: una rete a fil di palo che spezza il sogno dell’Iran di uscire dal campo con un punto di prestigio e preziosissimo ai fini della classifica. La nazionale di Queiroz, che aveva già impattato 0-0 contro la Nigeria, è andata molto vicina a un altro risultato “degli occhiali” e anche se non ce l’ha fatta, può essere orgogliosa per aver tenuto testa a una delle squadre più forti del Mondiale, per aver ben controllato il pauroso tridente Messi-Higuain-Agüero e per non essersi limitata a difendere ma anche a creare pericolose azioni da gol (bravo Romero su Ghoochanneijhad, ma soprattutto sul colpo di testa di Dejagah). Il Ct portoghese aveva detto che i suoi sarebbero stati in grado di fare il colpaccio: ci vanno solo vicini, ma la prestazione merita ugualmente grande considerazione. L’organizzazione di gioco dell’Iran, già notata nella scialba partita coi nigeriani, questa volta trova conferma contro un avversario decisamente più tosto. Il pareggio sarebbe stato davvero il giusto premio per simili sforzi. Quanto agli argentini, opache le giocate di tutto il tridente d’attacco, persino di Messi, insufficiente fino al guizzo risolutore. Sabella a un certo punto ha cambiato interpreti, richiamando in panchina Agüero e Higuain e inserendo Lavezzi e Palacio. Proprio quando ci si chiedeva, se un Tevez come quello della stagione appena finita davvero non sarebbe servito a questa squadra, ecco l’acuto di Messi: Argentina a sei punti e già qualificata.
I PIÙ E I MENO
+ Messi: a vent’anni esatti dall’ultima rete di Maradona in un Mondiale, segna il gol-vittoria con un colpo a giro proprio in extremis. Non brilla, come del resto non aveva brillato anche contro la Bosnia, ma è per la seconda volta decisivo.
+ Romero: la parata sul colpo di testa di Dejagah tiene la partita sullo 0-0. Un colpo di reni determinante. Questa volta, l’ex doriano si fa apprezzare.
+ Queiroz: si gioca la partita senza timori reverenziali e per poco non strappa un punto storico per il calcio iraniano.
+ Dejagah: il centrocampista del Fulham sfiora di testa il gol dell’impresa: Romero gli nega la gioia deviando in corner.
+ Sadeghi: dei difensori iraniani è quello che si fa apprezzare di più. In marcatura non sbaglia niente.
+ Ghoochannejad: fa molto movimento e non sempre i difensori argentini riescono a stargli dietro.
- Higuain: pallida prestazione dell’attaccante del Napoli, che si nota soprattutto per i tanti palloni persi.
- Agüero: svogliato, non trova mai la via giusta o una giocata che gli permetta di offrire quel di più che ci si aspetta da un campione come lui.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco