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Oggi avvenne: 20 giugno

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Nella storia del calcio il rapporto tra le vittorie e le sconfitte clamorose è strettamente proporzionale, ma se arrivano nell’atto conclusivo mettono in secondo piano quelle precedenti, anche se hanno destano maggior scalpore. Esattamente sessant’anni fa la grande Ungheria, favorita nella quinta edizione dei Mondiali, soppiantò con un clamoroso 8-3 la Germania Ovest grazie agli scatenati Sandor Kocsis ed Hidegkuti, senza dimenticare Puskas e Tòth. Quella magiara era l’ “Aranycsapat”, ovvero “La squadra d’oro”, la più forte del globo: “Il miracolo di Berna” sembrava lontanissimo… Nello stesso giorno, nel girone tutto europeo l’Italia liquidò il Belgio e l’Inghilterra superò “a modo suo” (2-0) i padroni di casa. Abbiamo ritrovato la data del 20 giugno in un Campionato del Mondo nella rassegna spagnola del 1982, quando si disputarono tre gare, ognuna in un girone diverso: a Gijón la Germania Ovest trafisse il Cile e riscattò così il passo falso con l’Algeria, a Bilbao l’Inghilterra superò la Cecoslovacchia e a Valencia la Roja arginò la Jugoslavia, non con poche difficoltà: in quella partita il povero Juanito siglò l’ultima rete con la maglia della Nazionale. Otto anni dopo, nella quattordicesima edizione del Mondiale si concludeva il raggruppamento C, con la Seleçao che consolidò il primo posto e la Costa Rica di Bora Milutinovic che a sorpresa beffò la Svezia e si qualificò per gli Ottavi. Il 20 giugno effettua per la prima volta un volo transoceanico in occasione della rassegna americana, quando il Brasile superò nel secondo match del girone B la Russia, con Romario che realizzò la prima rete in una kermesse iridata, mentre nel gruppo F l’Olanda superò a fatica l’Arabia Saudita. Torniamo nel Vecchio Continente, quando in Francia (nel gruppo E) il Messico divise la posta con il Belgio e gli Oranje liquidarono la Corea del Sud; nel girone H invece la Croazia arginò l’ostacolo giapponese con Suker. Restiamo in Europa, perché a Berlino i padroni di casa vinsero il proprio girone grazie al netto successo sull’Ecuador e la Polonia superò in rimonta la Costa Rica. A Colonia invece terminò 2-2 il match tra Svezia e Inghilterra, nel quale Henrik Larsson siglò l’ultima rete con la maglia della Nazionale scandinava in una grande competizione. Il 20 giugno 2010 infine, la Nuova Zelanda bloccò l’Italia e pregiudicò il cammino Mondiale degli Azzurri, mentre il Paraguay prenotò il primo posto grazie al successo sulla Slovacchia e nel girone G i verdeoro arginarono la Costa d’Avorio. Antonio Capotosto Nella foto, il gol di Smeltz in Italia-Nuova Zelanda (Mondiali 2010).