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Oggi avvenne: 19 giugno

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Il 19 giugno 1938 gli azzurri di Pozzo si confermarono sul tetto del mondo, dopo aver battuto l’Ungheria grazie alle doppiette di Colaussi e Piola, intervallate dalle reti magiare di Titkos e Sarosi. Fu una giornata particolare per tutto lo sport, perché prima di riparlare di Mondiali si dovette attendere dodici anni. La guerra fece slittare al 1950 l’edizione successiva. La data odierna la ritroviamo nella kermesse iridata in Svizzera, quando la Francia superò a fatica il Messico e a Losanna il Brasile pareggiò in rimonta con la Jugoslavia: l’1-1 fu siglato da Didi, al primo gol in un Campionato del Mondo. Nel terzo gruppo invece l’Austria liquidò la Cecoslovacchia e l’Uruguay trafisse la Scozia, in quella che resta la peggior sconfitta iridata per la “Tartan Army”. Quarantotto mesi più tardi in Svezia si disputarono i quarti di finale: la Francia rifilò un poker all’Irlanda del Nord, i padroni di casa arginarono l’ostacolo sovietico, la Germania Est superò di misura la Jugoslavia. E la Seleçao? Rispedì nel Regno Unito il Galles grazie alla prima perla di Pelè, ancora minorenne, in un Mondiale: la sua stella brillerà per altri dodici anni. Arriviamo al 1974: nel quarto girone si concluse con il segno X Argentina-Italia, mentre la Polonia si sbarazzò con facilità di Haiti: per noi italiani, nonostante il bel punto con gli argentini, fu un Mondiale da dimenticare. Passano otto anni ed ecco i polacchi di nuovo in campo nella prima fase a gironi, quando divisero la posta con il Camerun, mentre il Belgio faticò non poco per battere la matricola El Salvador (in gol il povero Coeck) e l’Urss sconfisse l’altra debuttante, ovvero la Nuova Zelanda. Se nell’incipit vi abbiamo raccontato una delle pagine più belle del romanzo azzurro, il 19 giugno del ’90 entrò in scena uno dei personaggi più amati dagli italiani, quando Roberto Baggio disputò la prima gara in un Mondiale. Avversaria, la Cecoslovacchia. Baggio condì quell’esordio con uno splendido gol, quello del 2-0. L’altro lo segnò Schillaci, il cui tormentone prese definitivamente quota. Nell’altro match del girone l’Austria superò gli americani e nell’ultima giornata del gruppo E la Jugoslavia trafisse gli Emirati Arabi Uniti. Non memorabili gli appuntamenti tra il Mondiale e il 19 giugno nel ’94 e nel ’98: negli Stati Uniti Camerun-Svezia finì 2-2 (Oman-Biyik ancora a segno), mentre Norvegia e Belgio superarono rispettivamente - con il minimo scarto - Messico e Marocco; nella rassegna francese la Spagna non andò oltre lo 0-0 con il Paraguay e si ritrovò con un piede e mezzo fuori dal Mondiale; a differenza della Nigeria (vittoriosa sulla Bulgaria), che staccò con anticipò il pass per gli ottavi. Alla Spagna andò meglio nel 2006, nella kermesse tedesca, quando superò in rimonta la Tunisia - alla terza partecipazione di fila. Il 19 giugno è presente anche a Sudafrica 2010: l’Olanda beffò il Giappone, la Danimarca rispedì a casa il Camerun, Ghana e Australia si divisero la posta in palio. Antonio Capotosto Nella foto, l'Italia festeggia il titolo del 1938.